Lavoro: il sociologo, potenza Paese si misura da capacità uso risorse umane
Roma, 13 apr. (Labitalia) - "La potenza di un Paese si misura dalla capacità di sfruttare al meglio le risorse umane". Così Giuseppe Roma, sociologo e attento osservatore del mondo del lavoro, parla con Labitalia dell'importanza per l'azienda di disporre del capitale umano adeguato. Un fattore di successo che, però, spiega il sociologo, dipende anche dall'attrattività dell'azienda stessa. "Qualunque settore noi prendiamo in considerazione, sia esso l'artigianato o la manifattura o i servizi, oggi il capitale umano -osserva Roma- è la cosa più importante in un'impresa, anche più importante delle tecnologie. Ed è il fattore che fa la differenza e spesso determina il successo dell'impresa stessa". "Certo, le risorse umane devono avere la competenza appropriata e quando dico competenza -precisa il sociologo- intendo non solo saper fare una determinata manovra o conoscere quel certo macchinario, ma intendo anche saper lavorare in squadra, sapersi interfacciare con i vari livelli in azienda e saper comunicare coi propri colleghi". E l'azienda attrattiva, aggiunge Roma, "non è solo quella che trattiene per un periodo sufficientemente lungo quel lavoratore che sa fare quella mansione, ma è soprattutto l'azienda che, in quel periodo, motiva quella persona a svolgere al meglio il suo lavoro e che fa sì che quella persona creda nella mission dell'azienda". In quest'ottica, sono "molto positive iniziative come il Randstad Employer Brand che premiano l'attrattività delle aziende". "La vera competizione sul mercato globale -conclude Giuseppe Roma- non è sui costi, ma è sulla qualità. E nello scenario del dopo-crisi, che è già cominciato, le aziende che vogliono veramente espandersi devono puntare sulla valorizzazione del capitale umano".