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Picchiaci ancora

filippo facci

Andrea Tempestini
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Carissimo Carlo Freccero, tu sei una sagoma, sei forte, ce fai ammazza' dalle risate: ma ogni tanto riposati. La spumeggiante cazzata che hai detto ieri («vorrei Grillo in Rai») l'avevi già detta nell'agosto scorso e noi avevamo fatto spallucce, perché lo sappiamo, tu sei così, il tuo parolame ininterrotto esiste soltanto nel transitorio e non ne resta niente: come la televisione di cui sei l'incarnazione. Già allora, dunque, facemmo i pesci in barile, anche se invocare Grillo in Rai - lo diciamo per te, che sei un puro - denotava uno scarso tempismo e poteva sembrare il pagamento di una cambiale: sei stato nominato in Rai coi voti dei 5 Stelle di Beppe Grillo, magari qualcuno se lo ricorda. Questo signor Grillo, vedi, può rilasciare tutte le interviste che vuole, può programmare tutte le tournèe che desidera: ma resta un capo partito, e nell'immaginario lo resterebbe a lungo anche se si dedicasse alla pesca dei totani. Ergo, caro Freccero, non difettare ancora di tempismo: sei tornato a invocare Grillo in Rai («È tempo che torni in prima serata») e l'hai fatto proprio nel giorno in cui Grillo diceva che "la Rai è una tv fascista". Ha pure lanciato lo slogan "io spengo la Rai", e parlava dell'azienda di cui sei consigliere d'amministrazione: formalmente è come se avesse detto che sei fascista tu. E tu, subito: "Prima serata". Ma forse l'hai detto perché in tv c'era "50 sfumature di grigio". Già. Che sagoma, Freccero. Sei forte, Freccero. di Filippo Facci @FilippoFacci1

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