Aids: giornata mondiale
Le iniziative in Italia
Domani è la giornata mondiale per la lotta all'Aids. Diverse le iniziative nel mondo e in Italia per sensibilizzare l'opinione pubblica e soprattutto i giovani a tenere comportamenti corretti, che allontanino i rischi. LE INIZIATIVE - A Roma sarà diffuso nelle scuole superiori un manuale sulle malattie sessualmente trasmissibili: «proponiamo alle scuole superiori della provincia di Roma un manuale sulle malattie che si trasmettono sessualmente. Sono felice perché questo manuale nasce da una collaborazione tra associazioni laiche e cattoliche . Mi auguro che possa essere utilizzato da tutti gli istituti» ha dichiarato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, incontrando oggi a Palazzo Valentini un gruppo di studenti e insegnati. «Il manuale potrà essere un'occasione di approfondimento, di discussione, di conoscenza nelle scuole e tra i giovani. Purtroppo l'Aids è una malattia in grande espansione soprattutto in alcuni paesi. Le persone diventato vulnerabili, attaccabili costrette all'esclusione e alla solitudine. Ma non bisogna aver paura dell'Aids -ha proseguito Zingaretti - anche se non basta essere a conoscenza delle precauzioni possibili per prevenirlo. In ogni rapporto bisogna valorizzare il lato affettivo, gli aspetti psicologico, il senso profondo di responsabilità. Mai stare sulla difensiva». La Provincia di Roma ha presentato così il suo nuovo «Piccolo manuale per saperne di più», un magazine informativo in stile «diario» che da oggi sarà distribuito in tutte le scuole superiori di Roma e Provincia per aiutare a conoscere le malattie sessualmente trasmesse ed offrire ai giovani spunti di riflessione per una sessualità consapevole. Scritto in un linguaggio semplice, il magazine, realizzato dalla provincia di Roma con il contributo di numerose associazioni laiche e cattoliche, è stato presentato questa mattina a palazzo Valentini, proprio alla vigilia della Giornata mondiale della lotta all'Aids, dal presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e dagli assessori provinciali alla Scuola e alle Politiche sociali, Paola Rita Stella e Claudio Cecchini. Dalle malattie sessualmente trasmissibili, prima fra tutte l'Aids, all'importanza dell'utilizzo del condom, il «magazine» descrive sintomi, fornisce consigli e offre anche una dettagliata lista dei consultori familiari presenti sul territorio. «Le malattie sessualmente trasmesse - ha detto Zingaretti - sono un fenomeno in espansione soprattutto tra i giovani. Uno dei modi per arrestarlo è quello di non avere paura e di partire dalla conoscenza». Una consapevolezza che secondo Zingaretti non ha a che fare solo con «le precauzioni» ma anche con «la dimensione affettiva del rapporto». Accanto al magazine rivolto agli studenti, la provincia di Roma distribuirà anche un documento per il corpo docente, «delle vere e proprie linee guida operative - ha spiegato Cecchini - che serviranno ad aiutare gli insegnanti ad organizzare nelle scuole dibattiti e momenti di riflessione». L'iniziativa è figlia della campagna di sensibilizzazione avviata dall'amministrazione provinciale in seguito all'approvazione - lo scorso 18 giugno - della mozione che impegnava il presidente ad installare distributori di preservativi nelle scuole del territorio, qualora ne avessero fatto richiesta. Ad oggi, secondo quanto precisato da Zingaretti, ancora nessuna scuola ne ha fatto richiesta. Soddisfatto dell'iniziativa il consigliere provinciale di Sinistra e Libertà Gianluca Peciola, primo firmatario della mozione. «Quello di oggi - ha detto Peciola - è un momento importante, è un contributo alla lotta all'Aids, che non è ancora stata sconfitta e che per questo bisogna rilanciare in modo esplicito in tutto il paese. Ora - ha concluso Peciola - è necessario avviare corsi di formazione rivolti ai giovani e rinforzarli laddove già esistono». Sempre a Roma, romane in occasione della Giornata mondiale Aids 2009, in programma domani, è stata presentata la mostra di Silvia Amodio, “Volti positivi. Sud Africa, un viaggio per ripensare l'Aids”, realizzata dall'Associazione Rinascimento. Accanto gli assessori provinciali alla Scuola e alle Politiche sociali Paola Rita Stella e Claudio Cecchini, hanno partecipato la curatrice della mostra Silvia Amodio e l'attore Giobbe Covatta. La mostra è un percorso emotivo tra le sagome imponenti e gli sguardi luminosi di uomini, donne, giovani e anziani del Sudafrica, alle prese con la loro sieropositività. È la “foresta” di volti umani che popolano il cortile di Palazzo Valentini a Roma. La mostra - inaugurata in presenza del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e di alcuni studenti delle scuole superiori romane, ai quali è stato presentato anche il manuale sulle malattie sessualmente trasmissibili - si inserisce nell'ambito delle iniziative promosse dalla Provincia per il 1 dicembre. Durante l'inaugurazione è stato proiettato, nell'aula del consiglio provinciale e di fronte ai ragazzi, anche un reportage sulla situazione del problema Aids in Africa. La mostra durerà per tutto il mese di dicembre, poi le fotografie saranno regalate ad alcune scuole affinché vengano esposte all'interno degli istituti. A Firenze, invece, domani martedì 1 dicembre, alle ore 20, in occasione della giornata mondiale della lotta contro l'Aids, verrà presentato al cinema Odeon di Firenze il documentario «Positivo scomodo», prodotto in collaborazione con la Mediateca regionale toscana e l'Asl 2 di Lucca. Interverrà, tra gli altri, l'assessore al diritto alla salute della Regione, Enrico Rossi. Il cortometraggio è la testimonianza di un corso di formazione regionale che si rivolge agli operatori del servizio sanitario toscano, che abbiano a che fare con pazienti che hanno contratto il virus Hiv. L'obiettivo è quello di combattere i numerosi pregiudizi di cui queste persone sono ancora oggi vittime e che spesso li portano ad essere discriminati, anche nei luoghi di cura. I protagonisti del corto sono alcuni dei centinaia di dipendenti delle Asl che hanno partecipato al corso. Rendere pubblica questa esperienza è un modo per sensibilizzare anche il resto della società sul tema della discriminazione dei sieropositivi e dei malati di Aids. La presentazione del documentario sarà seguita da un dibattito e si inserirà all'interno della rassegna cinematografica “Aids raccontato al cinema”, realizzata in collaborazione con il “Florence queer festival”, che avrà inizio alle ore 15.00 e proseguirà fino alla sera. Le farmacie dell'Umbria aderenti a Federfarma metteranno a disposizione profilattici gratuiti e volantini con informazioni utili alla prevenzione del contagio da Hiv. Anche se da qualche anno a questa parte si muore molto di meno di Aids grazie all'efficacia delle terapie retrovirali (In Italia si è passati dalle 4.582 vittime del 1995 alle 202 del 2008), le infezioni da Hiv sembrano essere in aumento su tutto il territorio nazionale, e anche in Umbria: come è stato sottolineato stamani nella sede di Federfarma Umbria, dove sono state presentate le iniziative locali per la giornata mondiale della lotta all'Aids. Nella conferenza stampa è stato evidenziato che in Italia ancora non esiste una sorveglianza completa sui casi di contagio da Hiv, come invece già da anni avviene nel resto d'Europa. Solo l'anno scorso è uscito un decreto legge che obbliga le Regioni a un monitoraggio sulle infezioni e sui casi di malattia conclamata, ma la disposizione è pressoché inattuata. Le persone che hanno contratto il virus sono in parte extracomunitari, anche con problemi di tossicodipendenza, ma sono anche giovanissimi che contraggono il virus attraverso rapporti sessuali, oppure persone adulte tra i 55 ed i 60 anni. Quasi tutti sono accomunati dalla scoperta casuale di aver contratto l'infezione, perché vengono sottoposti al test Hiv dopo essere stati ricoverati in ospedale per ragioni diverse. «La percentuale degli inconsapevoli - ha detto Zecchini - è passata dal 21% del 1996 al 60% nel 2008. Questo dato suggerisce che una parte rilevante di persone infette, soprattutto fra coloro che hanno acquisito l'infezione per via sessuale, ignora per molti anni la propria sieropositività: ciò impedisce di entrare precocemente in trattamento terapeutico e di adottare quelle precauzioni che potrebbero diminuire il rischio di diffusione dell'infezione». Per contrastare almeno i contagi per via sessuale, il primo dicembre 28.000 preservativi verranno distribuiti dai “pionieri” della Croce rossa - i “pionieri” rappresentano la componente più giovane dei volontari della Cri, di età compresa tra 14 e 25 anni - della Croce rossa in 54 comuni italiani. L'iniziativa nasce dall'esigenza di informare “da giovane a giovane” e spinge a riflettere sull'importanza della prevenzione attraverso l'uso del preservativo durante il rapporto sessuale, la pratica dell'astinenza e la fedeltà di coppia. Dalle stime infatti sono proprio i giovani a preoccupare dal momento che la sieropositività cresce tra i ragazzi con meno di 20 anni: uno su tre ha rapporti non protetti. Sempre in tema di prevenzione l'Istituto superiore di sanità ha messo a disposizione della Croce rossa la possibilità di effettuare il test HIV gratuitamente in tutti i laboratori delle strutture pubbliche, in forma anonima e senza l'impegnativa del medico. Il test va eseguito tre/quattro settimane dopo il comportamento a rischio e se negativo va ripetuto dopo 6 mesi. LA POLITICA - Anche la politica si è espressa riguardo al problema dell'Aids: Ignazio Marino, senatore del Pd, parteciperà domani a una delle iniziative messe in campo nella capitale per sensibilizzare e informare l'opinione pubblica sulla prevenzione dell'Aids e delle altre infezioni sessualmente trasmesse. Ignazio Marino - insieme ad Imma Battaglia, presidente di Dì Gay Project, e Luigina Di Liegro, assessore alle Politiche sociali e delle sicurezze della Regione Lazio - si sottoporrà al test dell'Hiv alle ore 10 al Centro di immunologia clinica dell'ospedale San Giovanni in via Merulana 143A e presenteranno il nuovo sito www.stopaids.it. «Oggi - dichiara Marino - esistono terapie molto efficaci per convivere con la sieropositività. L'importante è saperlo in tempo per poter intervenire con tempestività. Spero che tante persone si sottoporranno al test per l'Hiv, e non solo oggi. Se individuato in tempo, il virus può essere tenuto sotto controllo farmacologicamente. La cosa peggiore da fare è ignorare il rischio e non sottoporsi al test per una paura ingiustificata». Secondo Giorgia Meloni, ministro delle Politiche Giovanili, l'Aids non è ancora sconfitto e colpisce nel 45% dei casi i giovani fra i 15 e i 24 anni. Il ministero sta lavorando, infatti, ad un progetto del quale la Meloni ha solo accennato i contenuti: comunicazione ai giovani attraverso internet ed sms. «Si è abbassata la guardia - ha detto Meloni - come se fosse stato trovato il vaccino». L'iniziativa, presentata oggi alla libreria Feltrinelli, ha il patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri, del ministero della Gioventù, del Cesmi e dell'azienda Legami. Le librerie coinvolte sono quelle Feltrinelli, Fnac, Librerie Coop, Melbook, Mondadori e Ubik. «Non ci sono soggetti a rischio ma comportamenti a rischio, come quelli di vita sessuale promiscua non protetti, che possono essere veicolo d'infezione». Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, intervenendo oggi a Bari al convegno sul tema “Il paziente anti-HIV a 360°”, organizzato dalla clinica delle Malattie infettive della facoltà di Medicina dell'Università di Bari. «Bisogna sviluppare molto - ha aggiunto Vendola - la cultura della prevenzione. Spesso si sottovaluta la possibilità che l'infezione possa riguardarci, pensando che possa colpire solo determinati soggetti a rischio. La sottovalutazione dei rischi d'infezione nel mondo eterosessuale ha prodotto un'implementazione abbastanza importante delle percentuali di soggetti infetti. Occorre quindi leggere lo sviluppo delle patologie per adattare le politiche di contrasto e renderle più efficaci. Oggi dobbiamo quindi aumentare il livello si sorveglianza sullo sviluppo dell'infezione e conoscere quale sia l'andamento della malattia. Contemporaneamente, dobbiamo da un lato finanziare la ricerca scientifica e dall'altro spenderci perché si sviluppi sempre più il rispetto per la propria e l'altrui vita». Attualmente - è stato spiegato nel convegno, moderato dal prof.Gioacchino Angarano - l'infezione da Hiv viene trattata con la cosiddetta highly active antiretroviral therapy (Haart) nella quale si utilizzano opportune combinazioni di farmaci antiretrovirali. Dal 1996 ha determinato una brusca caduta dei ricoveri ospedalieri e una riduzione dei decessi. Sul versante farmaco-economico, su costi di ospedalizzazione e gestione ambulatoriale si è poi incentrata la discussione del convegno. In effetti, l'Aids è una malattia non ancora sconfitta, al punto che dal 1987, anno in cui fu registrato il primo caso di Aids, in Russia si sono avuti più di 516 mila casi di infezione dal virus Hiv, di cui 4.474 hanno riguardato bambini. Lo ha detto oggi il responsabile sanitario nazionale, Ghennadi Onishenko, alla vigilia della Giornata mondiale di lotta contro l'Aids che si celebra domani. Il responsabile sanitario nazionale ha sottolineato che la situazione con l'Aids in Russia resta critica. Nei primi 10 mesi di quest'anno sono stati curati per l'infezione dal virus Hiv più di 21 milioni di russi, mentre i nuovi casi di infezione scoperti sono stati 46.988.