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Cina: contadino difende il suo terreno a colpi di cannone

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Vuole evitare l'espropriazione da parte dei funzionari. Questo non è il primo caso che si verifica

Tatiana Necchi
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Un contadino cinese dell'Hubei si è armato di cannoni per difendere il suo campo. E questo per opporsi all'espropriazione della sua proprietà. Il gesto gli è costato l'equivalente di 200 euro: una piccola fortuna per un contadino cinese. L'uomo ha costruito un'artiglieria con tubature da cucina riempite di fuochi d'artificio. Ma le sue "armi" possono colpire un bersaglio a 100 metri di distanza: «Sono un cittadino rispettoso della legge e non penso che i miei cannoni possano uccidere qualcuno - si difende Yang Youde, di 56 anni - ma sono anche un contadino, la sussistenza della mia famiglia dipende dai miei campi. Devo proteggere i miei diritti». Ma quello di Yang non è un caso isolato, ultimamente la Cina è stata testimone di un aumento degli scontri innescati dalle confische di terreni ad opera di funzionari o uomini di affari che cercano di arricchirsi approfittando del boom immobiliare.

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