"La famiglia verrà il prima possibile, almeno spero per loro". Così l'avvocato Giovanni Caruso, legale di Filippo Turetta, rispondendo a una domanda dei cronisti all'uscita dal carcere di Verona dove ha incontrato il suo assistito.Si terrà martedì l'interrogatorio del 22enne accusato di sequestro e omicidio volontario aggravato per la morte di Giulia Cecchettin, ha fatto poi sapereil legale precisando che "l'interrogatorio sarà in carcere".
Trump ha espresso perplessità sul motivo per cui molti dei suoi ferventi sostenitori siano in subbuglio per il caso Epstein. “Non capisco perché siano così interessati” allo scandalo Jeffrey Epstein, ha detto Trump ai giornalisti dopo che l'Air Force One è atterrato nel Maryland al termine del suo viaggio a Pittsburgh. “È morto da tempo”, ha detto Trump. “Non è mai stato una figura di rilievo nella vita”. Il presidente ha aggiunto di non riuscire a capire “qual è l'interesse o il fascino” e ha persino suggerito che il caso fosse ‘noioso’.
La relatrice speciale delle Nazioni Unite per Gaza e la Cisgiordania Francesca Albanese ha ribadito che è giunto il momento che le nazioni di tutto il mondo intraprendano azioni concrete per fermare quello che ha definito il “genocidio” di Gaza. Francesca Albanese ha parlato ai delegati di 30 paesi riuniti in Colombia per discutere della guerra di Israele sulla Striscia e dei modi in cui le nazioni possono cercare di fermare l'offensiva militare israeliana nel territorio. Molti dei paesi partecipanti hanno descritto la violenza come un genocidio contro i palestinesi. “Ogni Stato deve immediatamente rivedere e sospendere tutti i legami con lo Stato di Israele e garantire che il proprio settore privato faccia lo stesso”, ha affermato Albanese. “L'economia israeliana è strutturata per sostenere l'occupazione che ora è diventata genocida”. Alla conferenza di due giorni organizzata dai governi di Colombia e Sudafrica partecipano principalmente paesi in via di sviluppo, anche se i governi di Spagna, Irlanda e Cina hanno inviato dei delegati.
Rinviato al prossimo 16 settembre il processo per falso in bilancio a carico della ministra del Turismo Daniela Santanchè e altri imputati, tra cui ex manager e sindaci delle società del gruppo Visibilia. Lo hanno deciso i giudici della seconda penale di Milano, che così avranno il tempo di valutare l’estromissione delle parti civili, i piccoli soci della holding.
A contestare il rinvio sono stati i pm Marina Gravina e Luigi Luzi, che hanno segnalato il rischio prescrizione, evidenziando "l'interesse della giustizia per la ragionevole durata del processo: con questi ritmi - hanno detto - rischiamo di andare troppo in là". Alla fine, però, dopo un botta e risposta tra i pm e il presidente Giuseppe Cernuto, è stato confermato il rinvio. Intanto, il Tribunale ha dichiarato nullo il capo d’imputazione nei confronti di Visibilia srl, escludendo la società dal processo. I giudici, accogliendo l'eccezione della difesa della società, col legale Giovanni Morgese, hanno dichiarato "nullo" il capo di imputazione formulato dai pm nei confronti della srl per "indeterminatezza" e "genericità" con "compromissione del diritto di difesa". Gli atti su questa accusa, dunque, tornano alla Procura e il processo va avanti per gli altri 16 imputati, ministra compresa.
Parlando con i cronisti a margine della presentazione del Mondiale open di sci nautico, la Santanchè ha dichiarato: "Preferirei l'assoluzione piena, ma questo non dipende certo da me". Sulla decisione dei giudici di rinviare tutto a settembre ha detto: "Soddisfatta? Mi soddisfa quando le cose vengono fatte bene".
"È chiaro che i dazi non sono una buona notizia". Matteo Salvini invita tutti alla prudenza. A margine dell'inaugurazione del Ponte di Tor Vergata, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture mette in guardia l'Ue: "Non penso che l'Europa possa infilarsi in una guerra commerciale con Stati Uniti e Cina, che la vedrebbe sicuramente perdente". Per il leader della Lega, serve dunque "calma e buonsenso" e soprattutto evitare dichiarazioni incendiarie: "Chi parla di bazooka non fa un buon servizio alla trattativa, né all'Italia né all'Europa". Il riferimento è alla Francia di Emmanuel Macron, che contro Donald Trump e le sue tariffe continua a invocare rappresaglie.
Il riferimento è ad alcuni esponenti europei che hanno gettato benzina sul fuoco: "Rido o tremo all'idea che qualcuno si sieda al tavolo con Trump parlando di bazooka. La trattativa finirebbe male. Spero sia solo una sciocchezza detta da qualcuno che aveva caldo". E ancora: "Ursula von der Leyen potrebbe togliere i dazi oggi stesso, senza aspettare mille giorni". Ma non solo perché "dovrebbe azzerare il Green Deal, la burocrazia e tutto il resto. Se non lo fa vuol dire che o non ha capito o è in mala fede. Speriamo che ottenga buoni risultati, ma il passato non depone a suo favore, né a favore della capacità di trattativa dell'Unione Europea".
Il segretario del Carroccio è convinto che "con Trump si tratta perché si deve trattare per abbassare questo 30% che sarebbe pesante per nostre imprese. Trump sta trattando con tutto il mondo non vedo perché non dovrebbe trattare con noi, ma ciò che la Ue deve decidere è liberare le aziende italiane ed europee da una burocrazia che è folle".