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I no global fermano Alemanno

Niente discorso a San Paolo

Albina Perri
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I no global hanno impedito al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, di celebrare il 25 aprile dove avrebbe voluto. Un gruppo di persone ha bloccato un'istituzione del Paese, e l'ha costretta a fare marcia indietro verso casa sua. Non è un bello spettacolo, quello dato oggi a Porta San Paolo. «Purtroppo la Questura mi ha comunicato ufficialmente che i centri sociali hanno fatto una mobilitazione contro la mia presenza organizzandosi anche con forme di protesta e di contestazione molto violente. Per questo motivo, come atto di responsabilità, rinuncio ad andare a Porta San Paolo», ha dovuto dire il sindaco, a margine della cerimonia all'Altare della Patria. Dopo essersi intrattenuto a parlare alcuni minuti con il prefetto, Giuseppe Pecoraro, il sindaco ha deciso di non partecipare alla manifestazione organizzata a San Paolo in occasione della festa di Liberazione. Alemanno ha sottolineato di aver «concordato questa posizione con il prefetto e con il questore» e ha aggiunto di averne dato comunicazione anche al presidente della Provincia e della Regione», entrambi presenti alla cerimonia. Solidarietà dal presidente della Regione, Marrazzo: quella di oggi è stata una macchia, ha detto. Ma non si può non pensare che "questa è la festa di chi aveva lottato perché l'Italia fosse un paese unito, questa è la festa della Resistenza. La voglia di una memoria condivisa non può non farci continuare a leggere la storia e la storia dice - ha concluso - che c'era chi stava dalla parte giusta come i partigiani e chi dalla parte sbagliata, ovvero chi stava con la Repubblica di Salò".

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