Sicurezza, La Russa rilancia:
soldati in città e in spiaggia
È ormai quasi del tutto completato il dispiegamento di 1.250 soldati nei capoluoghi d'Italia, che vanno ad aggiungersi ai già 3.000 uomini in servizio dalla scorsa estate. E nel frattempo il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, si è complimentato per i segnali positivi arrivati anche da Bergamo, Rimini e dalle altre città “dove per la prima volta sono dispiegati i militari, insieme con i carabinieri e la polizia”. “E' quindi confermata la grande validità di questo provvedimento – ha detto La Russa -, che nulla vuole togliere alla capacità di carabinieri e polizia, ma vuole offrire un rinforzo per le pattuglie per il controllo dei luoghi sensibili e dei centri di espulsione". "Nessuna spesa aggiuntiva" - Intervistato da Affaritaliani.it, il ministro ha spiegato che "non si tratta di una cifra casuale” quella dei nuovi militari schierati nei centri urbani: è stata individuata dal ministero della Difesa “come contributo massimo ai 3mila militari già in servizio, senza aumentare il costo dell'operazione. Abbiamo studiato un anno e alla fine ci siamo riusciti, adottando una serie di accorgimenti come quello di utilizzare le strutture militari al posto degli alberghi o quello di uniformare le indennità di militari, carabinieri e poliziotti". Collaborazione con le forze dell'ordine - Ma per l'estate 2009, il loro impiego non sarà limitato alle città: "Il provvedimento – ha spiegato La Russa - consente ai prefetti e ai comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza di impiegare i militari non solo nel capoluogo ma anche nella provincia. L'utilizzo dei militari anche in questo modo è dunque a discrezionalità del prefetto”. Come nel caso di Rimini dove “vengono impiegati anche in provincia. Il loro compito è di operare per assicurare il rispetto della legalità e quindi reprimere qualsiasi reato. A differenza delle ronde, che sono disarmate e possono solo avvisare, i militari hanno compiti di polizia giudiziaria e nelle pattuglie c'è sempre anche un carabiniere o un poliziotto”.