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Cingalesi picchiavano la figlia

perché "moderna". A giudizio

Albina Perri
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 Il pm di Milano Isidoro Palma ha chiuso le indagini e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio, per maltrattamenti e lesioni personali, di due genitori cingalesi accusati di aver maltrattato e picchiato la figlia di 16 anni, che voleva uno stile di vita come quello dei ragazzi italiani della sua età. La ragazzina, dopo essere stata minacciata di essere portata in patria per sposare un uomo anziano, avrebbe anche tentato due volte il suicidio. Le indagini erano nate dalla denuncia della stessa ragazza, che da oltre un anno vive in una comunità protetta. La sedicenne, stando alle indagini, subiva ogni sorta di umiliazione: i genitori le tagliavano i capelli e la obbligavano a indossare abiti maschili perchè non tolleravano che la loro primogenita fosse una femmina. La picchiavano anche con un frustino e la minacciavano con un coltello se tardava al ritorno ai corsi extrascolastici che voleva seguire con i suoi coetanei.

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