Rosarno, 300 trasferiti. E' caccia all'immigrato
Bilancio di 66 feriti. Facebook annuncia lo sciopero degli stranieri. Tensione anche a Roma
In Calabria torna il caos, dopo il trasferimento di trecento immigrati dall'ex fabbrica di Rognetta al centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto. È notizia di questa mattina, il ferimento di un altro immigrato, ferito con colpi di fucile caricato a pallini nelle campagne di Gioia Tauro, a pochi chilometri da Rosarno. Un altro è stato ricoverato in ospedale con codice rosso. Ieri sera tra gli applausi dei cittadini calabresi, gli extracomunitari sono saliti sugli autobus diretti nel crotonese. Sia gli immigrati che i cittadini di Rosarno hanno trascorso una notte tranquilla senza altri incidenti fino a questa mattina. Oggi polizia e carabinieri eseguiranno la stessa operazione anche nel secondo centro, una fabbrica dismessa gestita dall'ex Opera Sila, in cui si trovano ancora circa 500 immigrati, perlopiù con regolare permesso. Un gruppo ha chiesto di andarsene autonomamente raggiungendo la stazione ferroviaria e alcuni lo hanno fatto singolarmente accompagnati dalle forze dell'ordine. Si vogliono, infatti, evitare iniziative spontanee ed eventuali reazioni conseguenti da parte degli abitanti. Visti i risultati ottenuti, è stata tolta nella notte l'occupazione che una decina di abitanti di Rosarno stavano attuando nel Comune per chiedere l'allontanamento degli immigrati. Verrà mantenuto invece il blocco stradale istituito lungo la strada che conduce alla vecchia fabbrica, fino a quando non sarà completato lo sgombero della struttura. Lo sbarramento era stato posto per impedire che gli immigrati facessero nuove incursioni in paese. 66 feriti - Sale il bilancio dei feriti della guerriglia urbana di Rosarno. Complessivamente, secondo fonti investigative, sarebbero finora 66, tra immigrati, cittadini e forze di polizia, le persone medicate o ricoverate negli ospedali di Gioia Tauro e Polistena. Si tratta, in particolare, di 30 extracomunitari, 17 abitanti del posto e 19 appartenenti alle forze di polizia. Solo cinque immigrati risultano tuttora ricoverati in ospedali per lesioni più gravi. Per quanto riguarda i 30 immigrati, 23 hanno riportato solo lievi lesioni e contusioni e sono stati dimessi; altri quattro hanno ferite da colpi di arma da fuoco (si tratterebbe dei due della prima notte e dei due gambizzati ieri) ed altri tre (compresi i due sprangati) sono ricoverati con traumi più seri. Non preoccupano, poi, le condizioni dei 17 cittadini del posto e dei 19 agenti e carabinieri feriti tutti in modo lieve o contusi. Anche a Roma: tensione - Momenti di tensione tra polizia e manifestanti dei centri sociali di Roma e immigrati si sono verificati nel pomeriggio nella capitale ad un sit in organizzato per protestare contro i fatti di Rosarno. Dopo avere forzato un cordone delle forze dell'ordine che presidiavano piazza dell'Esquilino i manifestanti hanno tentato di dirigersi verso il Viminale. A quel punto la polizia ha cercato di respingerli, i manifestanti però non hanno desistito. Ora a sbarrare la strada verso il Ministero dell'Interno ci sono alcuni blindati: poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa. Poco dopo i manifestanti hanno tentato di forzare nuovamente il cordone delle forze dell'ordine per arrivare al Viminale ma la polizia li ha caricati. Alcuni manifestanti hanno iniziato a tirare oggetti contro agenti e carabinieri, altri sono fuggiti. Un poliziotto è rimasto ferito, colpito da un sanpietrino, nel corso dei tafferugli avvenuti dopo la manifestazione dei centri sociali in piazza dell'Esquilino a Roma. Il fatto è avvenuto in via Urbana all'altezza di via de Pretis. A riferirlo sono fonti del 118. Le condizioni del poliziotto non sono comunque gravi. Facebook: annunciato lo sciopero degli stranieri il 1 marzo- Primo marzo 2010, sciopero degli stranieri. L'invito alla mobilitazione corre sul web e collega la protesta pro-immigrati attraverso un gruppo su Facebook che conta oltre undicimila membri. «Questo gruppo -si legge nella 'ragione socialè- si propone di organizzare una grande manifestazione di protesta per far capire all'opinione pubblica italiana quanto sia determinante l'apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società. Questo gruppo nasce meticcio ed è orgoglioso di riunire al proprio interno italiani, stranieri, seconde generazioni, e chiunque condivida il rifiuto del razzismo e delle discriminazioni verso i più deboli. Siamo collegati e ci ispiriamo a La journèe sans immigrès : 24h sans nous, il movimento che da qualche mese, in Francia, sta camminando verso lo sciopero degli immigrati per il 1 marzo 2010».