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Steno Marcegaglia indagato per traffico illecito di rifiuti

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Il padre della presidente di Confindustria coinvolto in una maxi inchiesta

Michela Ravalico
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Il padre della presidente di Confindustria, Steno Marcegaglia, indagato per traffico illecito di rifiuti. Un brutto colpo all'immagine per Emma Marcegaglia, la prima presidente donna degli industriali. Ma veniamo ai fatti. Il laboratorio di analisi di Mantova della Made Hse, società di consulenza che fa parte del gruppo Marcegaglia e che offre alle imprese e agli enti pubblici, servizi di progettazione, consulenza tecnica e giuridica integrati nei settori ambiente salute e qualità, è stato messo sotto sequestro nell'ambito dell'inchiesta 'Golden Rubbish'. L'inchiesta - Coordinata dai Carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) della procura di Grosseto e Lanciano in Abruzzo, l'inchiesta fa luce su un presunto traffico illecito di rifiuti che coinvolge Toscana, Campania e altre regioni del Nord Italia. In particolare i rifiuti speciali e pericolosi prodotti dalla bonifica del sito contaminato di Bagnoli, nel Napoletano, sono stati smaltiti illecitamente in Toscana provocando anche un'esplosione, il 26 giugno 2008, in un capannone di Scarlino (Grosseto) con la morte di un lavoratore e il ferimento grave di un altro. In base ai dati raccolti dagli inquirenti, il traffico di rifiuti accertato dovrebbe aggirarsi attorno a un milione di tonnellate, con un lucro di svariati milioni di euro e un consistente danno all'erario per l'evasione dell'ecotassa, oltre a gravi danni provocati all'ambiente. Sono 61 le persone denunciate, mentre per 15 sono scattati gli arresti, sei in carcere e nove ai domiciliari. Gli avvocati della Hse -  Il gruppo Marcegaglia si dichiara "certo" del comportamento dei dirigenti interessati dalle indagini e "confida di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati". E' quanto si legge in una nota dei legali dell'azienda in merito all'inchiesta della procura di Grosseto sull'illecito smaltimento dei rifiuti. Nella nota, si legge che "lo smaltimento di rifiuti relativi al Gruppo Marcegaglia riguarda nello specifico il terreno di risulta degli scavi eseguiti per l'ampliamento del suo stabilimento sito nell'area portuale di Ravenna. Questo materiale è stato conferito a società legalmente autorizzate al suo successivo smaltimento. I dirigenti interessati dalle indagini non ricoprono più da tempo gli incarichi originariamente loro conferiti. L'azienda si dichiara certa del loro corretto comportamento e confida di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati. Steno Marcegaglia risulta indagato in quanto presidente del gruppo".

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