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Iran: "L'Italia è influenzata da altri Paesi"

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La risposta del ministro degli Esteri di Teheran a Frattini

Eleonora Crisafulli
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L'Italia mostra di essere «sotto l'influenza della propaganda di altri Paesi».  Reagisce così Teheran alle parole del ministro degli Esteri, Franco Frattini, che insistite sull'adozione di sanzioni più dure nei confronti dell'Iran per il suo programma nucleare. Il riferimento è ovviamente all'influenza che gli Stati Uniti avrebbero sul governo italiano. Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Ramin Mehman-Parast, spiega ai paesi dell'Unione europea, come l'Italia, che «non hanno motivo di essere preoccupati. Le nostre attività nucleari si svolgono sotto la sorveglianza degli ispettori internazionali e servono solo a rispondere ai nostri bisogni interna. Ma sembra  che la propaganda di alcuni Paesi abbia il suo effetto su certi paesi». L'intervento di Frattini - Ieri, intervenendo nel dibattito sul nucleare da Bruxelles, in occasione della riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue, il capo della Farnesina ha dichiarato che «non si può accettare che l'Iran continui a prendere tempo». Mehmanparast, per rispondere anche all'appello di Netanyahu alle sanzioni, si è rivolta all'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica «affinché mantenga intatto il suo prestigio, non permetta ad alcuni Paesi di imporre il loro punto di vista all'intera comunità internazionale attraverso interpretazioni politiche» e non si sottometta alla volontà di coloro che vogliono impedire lo sviluppo del programma atomico. «Non sono accettabili» queste pressioni politiche «che hanno il solo scopo di privare l'Iran di svilppare tecnologie moderne», ha aggiunto il portavoce.

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