Dopo le Regionali, elezione diretta del capo dello Stato
Berlusconi: "Non tutti i giudici di sinistra. Quello di Bari magistrato serio"
Dopo le elezioni regionali, sarà tempo di grandi riforme. Lo annuncia Silvio Berlusconi durante la presentazione del libro L'amore vince sempre sull'odio e sull'invidia. Una in particolare sta a cuore al premier: l'elezione diretta del capo dello Stato. "È importante che le regionali vadano bene perchè con un mandato pieno potremo lavorare bene e con serenità: per esempio per modernizzare il Paese, magari introducendo l'elezione diretta del presidente della Repubblica o la riduzione del numero dei parlamentari", ha detto il cavaliere. L'altra grande riforma da fare, poi è quella della giustizia. "Serve una grande, grande, grande, grande riforma radicale della giustizia per mettere fine a una patologia terribile nella nostra democrazia". Non ho mai detto che tutta la magistratura fa politica, ho sempre parlato di una certa parte della magistratura. Evidentemente, a Bari c'è un magistrato che non ne fa parte e che fa il suo dovere E visti i fatti di cronaca, con l'arresto del vice presidente della Regione Puglia Sandro Frisullo, Berlusconi ha approfittato per tornare sul tema dei giudici comunisti. "Non ho mai detto che tutta la magistratura fa politica, ho sempre parlato di una certa parte della magistratura. Evidentemente, a Bari c'è un magistrato che non ne fa parte e che fa il suo dovere" ha spiegato Berlusconi. Dal pubblico, poi, gli hanno chiesto se questa fosse la conferma di una azione 'bipartisan' dei magistrati: "ci mancherebbe che tutta la magistratura fosse di sinistra. Per fortuna non è così. Questo di Bari non è un magistrato di destra, è un magistrato vero. Non conosco - prosegue - magistrati di destra ma solo magistrati di sinistra che usano la giustizia a fini di lotta politica". Rai-Agcom - Durante la presentazione del libro, si è parlato anche delle intercettazioni per la vicenda Rai Agcom. "Ho chiamato il comandante generale dei carabinieri come qualsiasi cittadino che vede un reato e chiama i carabinieri. Io sono il presidente del Consiglio e ho chiamato il comandante". Questa la ricostruzione del premier sulle intercettazioni relative all'inchiesta di Trani Rai-Agcom. "È inaccettabile che nella tv pubblica si possano fare processi come fiction con parole interpretate drammaticamente e senza diritto di partecipare alle trasmissioni da parte di chi è intercettato. Rischio attentato - Il premier, in vista della grande adunata di domani a Roma, è tornato sul capitolo del rischio attentato, andando con la memoria anche all'episodio della statuetta in Piaza Duomo. "Quando dicono che sei peggio di Nerone, di Saddam Hussein, di Hitler, che sei un dittatore, che ti compri tutto, dopo non ti può meravigliare se qualche mente labile pensa di diventare un eroe e di fare del bene cercando di far fuori quella persona", è l'opinione di Berlusconi. E ripensando a Tartaglia, il Cavaliere ha detto "sono contento perchè se l'oggetto lanciato contro di me non fosse finito sulla guancia avrei passato il Natale sotto terra. Ho perso un dente ma mi sembra che non si veda. Ho fatto tardi perchè mi sono truccato per fare bella figura". Bonino presidente del Lazio - "Non riesco nemmeno a immaginare il governo del Lazio nelle mani di una candidata come la signora Bonino, per tutto il suo trascorso», soprattutto nella «Roma cattolica»