Cirio, prosciolti Cragnotti e Geronzi
Decade l'accusa di estorsione a Tanzi, nell'ambito della cessione di Eurolat a Parmalat
Non ci sarà alcun processo a Roma nei confronti di Sergio Cragnotti e Riccardo Bianchini Riccardi, (rispettivamente ex proprietario ed ex amministratore di Cirio), e dell'ex presidente di Banca di Roma Cesare Geronzi accusati di estorsione ai danni di Calisto Tanzi in relazione all'acquisto della società Eurolat da parte del gruppo Parmalat nell'estate del '99. Lo ha deciso il gup Tommaso Picazio che ha prosciolto i tre per i quali i pm Tiziana Cugini, Rodolfo Sabelli e Gustavo De Marinis avevano sollecitato il giudizio. Toccherà, invece, alla Cassazione decidere se il reato di bancarotta attribuito ai tre debba essere di competenza del tribunale di Parma, che a suo tempo si dichiarò incompetente, oppure di quello di Roma. "Esprimo la mia soddisfazione - ha commentato l'avvocato Cataldo Intrieri, difensore di Bianchini Riccardi - per il venir meno dell'ipotesi più grave di estorsione. Quanto all'ipotesi di bancarotta, si tratta di una clonazione processuale di un'ipotesi di reato già oggetto del dibattimento per il crac del gruppo Cirio in corso a Roma".