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Riscaldamento alimentato ad arance marce

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Grazie ai ricercatori del Cnr è diventato possibile

Massimiliana Parigi
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Refolo è il nome del nuovo sistema ideato dai ricercatori dell'Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per trasformare gli scarti degli agrumi in combustibile da riscaldamento. Lo riferisce il sito Almanacco della Scienza. Un'ottima soluzione, che consentirà alle aziende del settore di reimpiegare gli scarti, il cui smaltimento comporta grandi spese, poiché questi “rifiuti speciali non pericolosi" non trovano posto nella catena del compostaggio per problemi chimici. L'Italia ogni anno produce un milione di tonnellate di arance, di cui 300mila finiscono in discarica. Ciò comporta un aumento dei costi della filiera e una riduzione dei margini di profitto per il comparto agricolo e manifatturiero. Ed è a questo punto che entra in gioco Refolo. "Attraverso un sistema di disidratazione spinta - ha spiegato Paolo Plescia dell'Ismn-Cnr, ideatore del sistema - gli scarti vengono ridotti in polvere e, attraverso una compattazione a freddo, trasformati in combustibile sotto forma di pillole di 3 centimetri, che possono essere usate nelle stufe e negli impianti. I biopellet ottenuti hanno un potere calorifero dai 16 ai 20 Mega Joule per chilogrammi, dunque uguale o superiore a quello del legno, a differenza del quale però non contengono metalli, cloro o solfo e hanno una percentuale di cenere minore. Inoltre, nel caso degli agrumi, mantengono l'aroma di origine". A partire quindi da qualsiasi scarto organico e dai derivati dell'industria alimentare Refolo produrrà biopellet inodore e a elevato rendimento termico.

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