Cerca
Logo
Cerca
+

Islanda, l'Europa prova ripartire

default_image

Prime aperture degli spazi aerei, la situazione sembra normalizzarsi

Monica Rizzello
  • a
  • a
  • a

L'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull da sabato scorso ha perso l'80 per cento della sua intensità. La portavoce della Cellula di emergenza della protezione civile islandese, Ingveldur Thordardottir, ha dichiarato che secondo informazioni in loro possesso, «le potenza dell'eruzione è circa il 20 per cento di quella che era sabato». Secondo la stessa fonte, «la nube vulcanica è al di sotto dei 3000 metri ed è possibile che sia ancora più bassa». Nel corso della mattinata ha chiarito l'esperta, un aereo dovrebbe sorvolare la zona dell'eruzione, attualmente nascosta dalle nuvole. Per quanto riguarda i venti, l'esperta ha aggiunto che questi, attualmente orientati verso il sud est dell'Europa, dovrebbero girare nel corso della giornata verso il sud ovest e l'Atlantico. La situazione in Italia - Un bilancio «migliore rispetto a quello di molti concorrenti», e la previsione che «entro oggi» anche gli ultimi 20mila passeggeri ancora fermi negli aeroporti saranno «portati a destinazione». L'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli fa il punto sull'impatto della nuvola prodotta dal vulcano islandese anche se, dice, un calcolo del danno economico per la serrata di cinque giorni dei cieli europei «non è ancora disponibile», ma verrà elaborata da Alitalia insieme con l'Associazione delle aerolinee europee «nelle prossime ore» e solo dopo questa riflessione comune il vettore deciderà sulla richiesta di aiuti di Stato. Intanto, non ci sono più rischi per i passeggeri, assicura l'ad per il quale «la chiusura totale dei giorni scorsi è stata decisa su un sistema di monitoraggio della nube di cenere poco accurato e grossolano». L'Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) comunque stima che la crisi seguita all'eruzione del vulcano islandese sia costata alle compagnie aeree più di 1,7 miliardi di dollari (1,26 miliardi di euro) di mancati introiti nei sei giorni dall'eruzione. A causa del blocco dei voli, gli alberghi altoatesini in questi giorni registrano un vero e proprio assalto di turisti. Sono soprattutto ospiti del mondo di lingua tedesca che hanno scelto l'Alto Adige per rimediare le loro vacanze cancellate in Africa oppure Asia. «Invece di stare a Dubai, una famiglia sta ora trascorrendo una vacanza di dieci giorni da noi in val Passiria», racconta Heini Dorfer della val Passiria al quotidiano Dolomiten. L'albergatore parla di un afflusso «come in agosto». «In questi giorni - aggiunge - il nostro albergo poteva essere il doppio, avrei potuto riempire altre 40-50 stanze». «La nube del vulcano islandese - conferma il presidente degli albergatori altoatesini Walter Meister - ha avuto effetti molto positivi». La situazione in Europa - La Norvegia ha prolungato l'apertura del suo spazio aereo fino alle 14 ora italiana. La Danimarca, invece, aprirà tutto il suo spazio aereo da questa mattina, alle 11, fino almeno domani mattina, alle 02, mentre lo spazio aereo tedesco sarà riaperto completamente questa mattina alle 11. Il gestore degli aeroporti della Finlandia ha reso noto che lo spazio aereo nazionale è stato aperto fino a nuovo ordine e che la maggior parte degli aeroporti riprenderanno a operare dalle 11 ora italiana., dopo il blocco per la nube del vulcano islandese. Il presidente dell' International Civil Aviation Organization (ICAO), l'organismo che rappresenta l'aviazione civile internazionale, ha dichiarato oggi a New York che, se le autorità nazionali hanno deciso di riaprire i voli in Europa, significa che la loro sicurezza è garantita. Dopo aver incontrato il segretario generale dell'Onu, Ban Ki moon, il presidente dell'ICAO, Roberto Kobeh Gonzalez, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti ha detto: «Se le autorità nazionali decidono di riaprire le operazioni in Europa, significa che (volare) è sicuro». Per il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, l 'Europa «non ha reagito molto bene» davanti alla paralisi del traffico aereo causata dalla nuvola di cenere del vulcano islandese. Già ieri, il governo di Parigi aveva espresso una certa delusione rispetto all'azione dell'Ue. Per il capo del Quai d'Orsay «il problema è europeo». Kouchner ha invece reso omaggio al ruolo dei consolati francesi nel mondo. «Le nostre sedi si sono messe a disposizione giorno e notte, credo che abbiano lavorato bene», ha sottolineato il ministro, secondo cui «è straordinario che non ci siano stati incidenti» tra tutti i francesi in attesa di rimpatrio. Una procedura che a suo avviso si potrà concludere nelle prossime «48 o 72 ore». Kouchner ha spiegato infine che uno degli aiuti forniti dalle sedi consolari consisteva nel prestare del denaro ai turisti in difficoltà: «Abbiamo fatto uno sforzo finanziario, caso per caso», ha concluso Kouchner. La situazione in Asia – L'apertura di Heathrow a Londra, il più grande hub europeo, ha dato un'ulteriore spinta ai piani di ritorno alla regolarità dei voli tra Giappone ed Europa. Dopo averli cancellati per sei giorni di fila a causa della eruzione del vulcano islandese, Japan Airlines ha infatti ripreso i suoi 10 voli di andata e ritorno, inclusi quelli per Parigi e Londra, con l'aggiunta di due voli straordinari. All Nippon Airways ne ha annunciati tre per l'Europa, più uno di emergenza. Ripartita la Virgin Atlantic per Londra, mentre anche il trasporto cargo prova a normalizzarsi. E il caos dovuto alle ceneri del vulcano ha creato anche una situazione particolare. Un albergo di Taiwan ha infatti organizzato su due piedi un matrimonio per una coppia di giovani slovacchi che non sono potuti tornare in tempo in patria per la cerimonia a causa della chiusura degli aeroporti europei. «Normalmente non lo avremmo fatto - ha spiegato il direttore dell'hotel - ma erano disperati, hanno detto che avevano stabilito il giorno delle nozze da un anno...». Il viaggio di Hillary Clinton - Il segretario di stato americano Hillary Clinton si recherà alla riunione Nato in programma giovedì e venerdì in Estonia. La Clinton aveva annullato la prima tappa del suo viaggio in Europa, una sosta mercoledì in Finlandia, a causa della nube vulcanica, lasciando invece in sospeso la tappa in Estonia. Adesso che la riunione Nato è stata confermata, la Clinton ha fatto sapere che intende partecipare all'incontro in Estonia. Nell'agenda dei lavori della riunione la guerra in Afghanistan.

Dai blog