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Rientrate le salme dei due alpini morti in Afghanistan

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Sono atterrate all'aeroporto militare di Ciampino poco dopo le nove

Tatiana Necchi
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È atterrato all'aeroporto di Ciampino, il C130 dell'Aeronautica poco dopo le 9 di questa mattina, il velivolo con a bordo le salme dei due alpini uccisi lunedì nel corso della loro missione in Afghanistan: sono il sergente maggiore Massimiliano Ramadù di 33 anni e il caporal maggiore scelto Luigi Pascazio, 25 anni. Entrambi erano del 327/o Reggimento Genio guastatori di Torino. Le due bare sono state accompagnate nel viaggio di rientro dal generale Giorgio Cornacchione, comandante del Comando operativo interforze. Il C130 era decollato alle 23:57 da Abu Dhabi. Pochi minuti dopo l'atterraggio i feretri avvolti nelle bandiere tricolore sono stati portati a spalla sulla pista dell'aeroporto per ricevere la benedizione impartita dall'ordinario militare, monsignor Vincenzo Pelvi e per ricevere anche gli onori militari. Per lunghi istanti gli unici suoni sulla pista dell'aeroporto sono stati i pianti e le grida di dolore dei parenti dei due caduti. Per il sergente maggiore Ramadù erano presenti la madre, due fratelli e la moglie Anna Maria Pittelli. Il padre di Ramadù a causa di un malore non ha potuto partecipare alla breve cerimonia. Per il caporal maggiore scelto Pascazio erano invece presenti i genitori e le due sorelle. Oltre ai parenti erano presenti numerose cariche pubbliche: il Presidente della repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente del Senato Renato Schifani, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il Ministro della difesa Ignazio La Russa. Erano presenti anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il capo di stato maggiore della difesa Vincenzo Camporini, quello dell'Esercito Giuseppe Valotto, il comandante generale dell'Arma dei carabinieri Leonardo Gallitelli e il capo della Polizia Antonio Manganelli. Con le autorità anche il presidente della Regione Lazio Renata Polverini e il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Il Presidente Napolitano, accompagnato dal consigliere militare Rolando Mosca Moschini, si è avvicinato alle due bare avvolte nel tricolore appoggiando la mano. Poi, dopo che è stato suonato il "Silenzio", è andato tra i parenti delle vittime. Le salme sono state salutate dal picchetto d'onore del IX reggimento Alpini dell'Aquilaa e rappresentati delle forze armate. Dall'aeroporto sono state trasportate all'istituto di medicina Legale per l'autopsia. La camera ardente al Celio sarà aperta a partire dalle 16. I solenni9 funerali saranno celebrati domani mattina alle 10 nella basilica di Santa Maria degli Angeli in Piazza della Repubblica.

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