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Si dimette assessore leghista che insultò il tricolore

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Aveva pubblicato un messaggio su Facebook in cui paragonava la bandiera italiana alla carta igienica

Tatiana Necchi
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Tutto è iniziato quando è apparso un messaggio sul popolare social network Facebook  in cui la bandiera italiana era paragonata alla carta igienica. Un gesto che non è certo passato inosservato e che ha portato alle dimissioni un assessore della Lega Nord a Malnate, nel varesotto. Protagonista della vicenda è Barbara Mingardi, assessore ai Servizi sociali, che nei giorni scorsi aveva scritto sulla pagina del social network: "Il tricolore non lo vorrei vedere nemmeno in bagno...meglio abolirlo e basta", una frase che aveva provocato accese polemiche e, infine, le dimissioni presentate ieri sera durante il consiglio comunale. «Le dimissioni dell'assessore sono irrevocabili, anche se penso che il suo gesto, da condannare, sia stato strumentalizzato politicamente» ha spiegato il sindaco di Malnate Sandro Damiani, a capo di una coalizione di centrodestra. Durante il consiglio comunale è stata letta una lettera di scuse dell'assessore ed e anche stata votata all'unanimità una mozione sul valore dell'Unità d'Italia, sottoscritta anche dai consiglieri del Carroccio. Presenti nella sala diversi militanti del Pd, che hanno indossato magliette con stampati i nomi dei padri fondatori della Patria, da Mazzini a De Gasperi. «Si è lanciato un forte segnale - ha spiegato Eugenio Paganini, capogruppo del Pd - perché un pubblico ufficiale non può permettersi di fare simili affermazioni, anche solo scrivendo su Facebook».

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