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Immigrazione, l'accusa di Amnesty: l'Italia mette a rischio la vita dei migrantI

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I dettagli nel rapporto annuale sui diritti umani. La replica di Frattini: "un focus indegno, da rispedire al mittente"

Michela Ravalico
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Polemica a distanza tra Amnesty International e il ministro degli Esteri Franco Frattini sul trattamento degli stranieri e il rispetto dei diritti umani nel nostro Paese. La Ong ha pubblicato il rapporto annuale sui diritti umani nel mondo. Nel capitolo dedicato all'Italia (leggilo sul sito di Amnesty)  Amnesty non risparmia critiche molto violente. In particolare, gli osservatori dell'agenzia internazionale, puntano il dito contro la condotta delle autorità, dunque del governo, che in alcune circostanze "hanno messo a repentaglio i diritti di migranti e richiedenti asilo". "L'Italia, si legge nel rapporto, ha continuato ad espellere persone verso luoghi in cui erano a rischio di violazioni di diritti umani, come per esempio la Libia - senza valutare le loro necessità di asilo e protezione internazionale". "I governi italiano e maltese - si sottolinea infine - in disaccordo sui rispettivi obblighi di condurre operazioni di salvataggio in mare, hanno lasciato i migranti per giorni senza acqua e cibo, ponendo a grave rischio le loro vite". Per Frattini si tratta semplicemente di un rapporto "indegno" da "respingere al mittente", perchè "l'Italia è certamente il Paese europeo che ha salvato più persone in mare". Il ministro degli Esteri si è difeso a distanza, visto che in queste ore si trova a Caracas, Venezuela, per un viaggio ufficiale.

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