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India, attentato ferroviario. 110 morti e 200 feriti

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I responsabili del disastro sono i ribelli maoisti Naxalites. La Farnesina esclude, al momento, la presenza di italiani

Tatiana Necchi
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La tragedia - Questa notte, tragico incidente ferroviarioin India, nello stato di Bengala occidentale (guarda la gallery). Un treno passeggeri è deragliato e ha successivamente colpito un altro convoglio merci che procedeva in direzione opposta. A 30 ore dalla tragedia, il bilancio delle vittime continua tristemente a salire. Si contano infatti 110 morti e circa 200 feriti. All'inizio un medico presente sulla scena aveva parlato di 30 vittime e numerosi feriti. L'incidente - Il Gyaneshwari Express era partito da Calcutta e si stava dirigendo a Mumbai. Il deragliamento della locomotiva e di tre vagoni e il successivo impatto contro un treno merci che proveniva dalla direzione opposta sono avvenuti all'1.30 locale nel distretto West Midnapore, una roccaforte maoista circa 135 Km a ovest di Calcutta, capoluogo del Bengala occidentale. Il ministro dei Trasporti ferroviari, Mamata Banerjee, ha parlato di una bomba sui binari, ma la polizia indica altri metodi di sabotaggio attraverso la rimozione dei coprigiunti dei binari. La conferma poi è arrivata dal capo della polizia della regione, Bhupinder Singh, che ha parlato di un "chiaro caso di sabotaggio, messo in atto dai maoisti".   La rivendicazione dell'attentato - Si sono assunti la responsabilità del disatro i ribelli maoisti Naxalites. A riferire della rivendicazione dei  maoisti è stato il generale ispettore della polizia indiana Surajit Pur Kayastha, spiegando ai media che sul luogo dell'attentato sono   stati ritrovati due volantini del gruppo Naxalites. «Avevamo chiesto il ritiro delle forze della sicurezza da Jangalmahal - ha detto il generale  citando quanto scritto dai ribelli- ma le nostre richieste non sono state accolte». Le autorità già dall'inizio avevano pensato a un sabotaggio avvenuto per mano dei ribelli maoisti. Comunicazioni dalla Farnesina - L'Unità di crisi della Farnesina esclude al momento, sulla base di una prima lista di passeggeri, la presenza di italiani a bordo dei due treni coinvolti nell'incidente. I ribelli - I maoisti indiani, conosciuti anche come naxaliti sono una delle principali sfide per la sicurezza interna del paese asiatico. Dispongono di 20mila guerriglieri e hanno basi in 7 stati del nord, est e sud. Occupando un corridoio rosso che si estende dallo Stato meridionale dell'Andhra Pradesh fino al West Bengala e al Nepal, attraverso il Chhattisgarh. Secondo stime del governo, i ribelli comunisti sono presenti in un terzo dei 600 distretti indiani, in prevalenza campagne e foreste popolate da comunità tribali. Utilizzano spesso i sabotaggi dei binari ferroviari come metodo di lotta.

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