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Lindsay Lohan condannata a 90 giorni di carcere

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Alla lettura della sentenza l'attrice scoppia in lacrime. Il giudice la condanna anche a seguire un programma di riabilitazione

Tatiana Necchi
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Triste sorte per l'attrice americana Lindsay Lohan che è stata condannata in California a 90 giorni di carcere per non aver rispettato il periodo di rieducazione a cui era tenuta per via di una precedente condanna per guida in stato di ebbrezza. La decisione è stata presa dal giudice Marsha Revel. Ma c'è di più: la condanna prevede anche un programma di riabilitazione di 3 mesi per dipendenti da alcool o droga. L'attrice, di 24 anni, al momento della sentenza è scoppiata in lacrime. Prima della sentenza la Lohan aveva implorato il giudice Revel di essere clemente, garantendo che stava seguendo con rigore il programma di recupero dall'alcool a cui era stata precedentemente condannata. «Per me non è affatto uno scherzo - aveva detto la givane in aula - È in gioco la mia vita, la mia carriera». Nonostante ciò la Corte ha preso atto che l'attrice non si è presentata regolarmente alle sedute di rieducazione, come invece le era stato imposto a suo tempo. Ma la Revel, impassibile, ha fatto un lungo elenco dei casi in cui l'attrice ha mentito al giudice e alle autorità e alla fine ha imposto una pena più pesante di quella richiesta dal pubblico ministero e ha detto: «Ci sono stati una serie di casi in cui non ha preso le cose sul serio. È come qualcuno che imbroglia, ma non pensa che chi bara alla fine rimane intrappolato». Tutta la vicenda della "cattiva ragazza di Hollywood" nasce da due arresti in cui la Lohan fè stata pizzicata al volante ubriaca nel 2007. A maggio tra l'altro l'attrice non aveva risposto a una citazione in tribunale e poi era emersa una sua foto a una festa al Festival di Cannes: e nonostante la Lohan avesse sostenuto di non esser potuta partire dalla Francia perchè qualcuno le aveva rubato il passaporto, il caso aveva fatto ulteriormente imbufalire il giudice. La Revel ha inoltre ricordato che la Lohan ha ripetutamente rifiutato di ammettere la sua colpevolezza sostenendo che qualcun altro era alla guida del volante ubriaco: «Ha mentito anche quanto - spiega il giudice - sostenne, dopo che le era stata trovata sostanza bianca nei pantaloni, che i pantaloni appartenessero a qualcun altro». La Lohan poi lottando contro le lacrime ha preso la parola: «Non cercavo di avere un trattamento speciale. Devo provvedere a me stessa, devo lavorare. Detto questo, ho fatto di tutto per bilanciare il mio lavoro e mostrare e che non stavo prendendo tutto questo come uno scherzo. È la mia carriera... Mi assumo la responsabilità delle mie azioni. Ho cercato di far il meglio che posso, è stato un lungo periodo, non pensate che non porto rispetto». È previsto che la Lohan, ex star degli studios Disney e un tempo considerata una delle attrici più promettenti della sua generazione ma che da anni sta vivendo un momento molto difficile della carriera, impelagata in guai giudiziari, soggiorni per disintossicazione e rovesci professionali si consegni alle autorità il 20 luglio: sarà ospitata al Century Regional Detention Facility di Lynwood, in un'ala separata dal resto della popolazione carceraria. E potrebbe scontare solo una frazione dei 90 giorni, per via del sovraffollamento carcerario. Non è chiaro quanti giorni rimarrà in carcere, ma nel 2007 Paris Hilton, ereditiera dell'omonima catena alberghiera, si guadagnò le cronache perché è stata rimessa in libertà appena 4 giorni dopo essere entrata nel carcere di Lynwood.

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