Terrorismo, 15 condannati a Milano
In aula un imputato ha urlato al pm Spataro: "Sei un servitore dell'America, non un italiano tricolore. Sei un criminale, complice del criminale Bush"
Condannati a Milano quindici islamici, tra tunisini, algerini e marocchini. La Corte d'Assise di Milano ha ritenuto gli imputati colpevoli a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al territorismo internazionale e di una serie di reati "satellite", tra i quali favoreggiamento dell'immigrazione. Dieci persone invece sono state assolte, in acluni casi su richiesta della stessa accusa rappresentata dal pm Nicola Piacente. Le pene inflitte vanno dai 6 mesi agli 8 anni e mezzo di reclusione. Inoltre i condannati dovranno risarcire di 100mila euro la Presidenza del Consiglio, che si è costituita parte civile. L'associazione, attraverso l'opera di proselitismo nelle moschee di viale Jenner e via Quaranta, si proponeva "il compimento di atti di violenza in Italia e all'estero per finalità di terrorismo avente a Milano sedi decisionali e strutture logistiche per la falsificazione di documenti, l'agevolazione dell'ingresso illegale nella Ue di cittadini extracomunitari e il reclutamento di volontari, organizzati in gruppi strutturati denominati 'compagniè diffusi in Italia e in vari Stati europei nonché in Algeria e Siria". Stando ai capi di imputazione, il gruppo cercava seguaci anche negli istituti di pena o neri luoghi di culto e di riunione della Lombardia e dell'Emilia "attraverso videocassette, dvd, documenti propagandistici e sermoni inneggianti e istiganti al terrorismo, al sacrificio personale in azioni suicide destinate a colpire il nemico infedele". Alla lettura della sentenza, Dridi Sabri, presunto capo dell'organizzazione, condannato a 8 anni e mezzo di reclusione, ha apostrofato il procuratore aggiunto Armando Spataro capo del pool antiterrorismo, urlando: "Sei un servitore dell'America, non un italiano tricolore. Sei un criminale. Sei un complice del criminale Bush".