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Pyongyang, le nuove sanzioni Usa violano le posizioni Onu

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Clinton ha annunciato ieri misure economiche e finanziarie. Washington e Seoul hanno anche lanciato un avvertimento: ogni atto di aggressione della Nordcorea contro la Sudcorea avrà "conseguenze serie"

Tatiana Necchi
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Corea del Nord al contrattacco - Le nuove sanzioni annunciate dagli Stati Uniti contro la Corea del Nord violano la dichiarazione approvata dalle Nazioni Unite dopo il naufragio della corvetta sudcoreana Cheonan: lo ha affermato oggi un portavoce di Pyongyang ad Hanoi. Ri Tong, un portavoce della delegazione nordcoreana presente ad Hanoi per un meeting regionale sulla sicurezza (ARF), ha dichiarato che le misure annunciate dal segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ieri a Seoul siano "in violazione" della dichiarazione del 9 luglio. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite aveva condannato l'attacco, pur evitando di accusare direttamente Pyongyang. Il Consiglio Onu aveva chiesto inoltre l'adozione di "misure idonee e pacifiche" contro "le persone responsabili dell'incidente", raccomandando di "evitare qualsiasi nuovo attacco o atto ostile contro la Repubblica di Corea  o nella regione". La Clinton, in visita in Sudcorea, sempre nelal giornata di ieri ha annunciato nuove sanzioni economiche e finanziarie nei confronti della Nordcorea che continua a portare avanti il suo programma di armi nucleari. L'obiettivo, ha detto Clinton, è "mettere un termine alle loro attività illecite con cui finanziano i programmi di armamento e scoraggiare altri atti di provocazione". Poi Washington e Seoul hanno anche lanciato un avvertimento a Pyongyang: ogni atto di aggressione della Nordcorea contro la Sudcorea avrà "conseguenze serie". L'accusa rivolta a Pyongyang, che smentisce, è di vere affondato con un siluro il 26 marzo scorso la corvetta sudcoreana Cheonan, nei pressi del confine marittimo tra le due Coree, provocando la morte di 46 marinai.

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