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'Ndrangheta: omicidio Luca Megna. Sono 4 gli arrestati

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Il pluripregiudicato, figlio del boss Domenico, era stato ucciso durante un agguato nel 2008. Finiti in manette gli esecutori e sospeso dalla professione un medico

bonfanti ilaria
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La Polizia di Stato di Crotone ha eseguito nella mattina di oggi 4 arresti e una misura interdittiva nei confronti di un medico. Il provvedimento cautelare è il frutto di un'articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura Antimafia di Catanzaro, svolta dallo SCO e dalle Squadre Mobili di Crotone e Catanzaro, che ha permesso di far luce sull'omicidio del noto pluripregiudicato Luca Megna, figlio del boss Domenico. Nella Pasqua del 2008, Megna era infatti rimasto vittima di un agguato di mafia, a Isola Capo Rizzuto, mentre si trovava a bordo della sua autovettura con la moglie e la figlia, rimaste ferite.  Come si evince da una nota, gli odierni provvedimenti restrittivi sono stati rivolti agli "autori materiali dell'omicida, attualmente detenuto, e a coloro che lo aiutarono nel tentativo di eludere le indagini". Il provvedimento cautelare interdittivo è stato invece destinato a un medico del luogo, di anni 50, che è stato sospeso dall'attività professionale per 2 mesi. L'uomo è stato ritenuto responsabile di aver collaborato a depistare le indagini, prescrivendo una certificazione sanitaria falsa necessaria al killer, rimasto ferito nell'omicidio, per sottoporsi alle cure mediche. Durante l'agguato si era infatti provocato una ferita alla gamba. Secondo quanto emerso dalle indagini uno degli esecutori sarebbe Pantaleone Russelli, già detenuto e capo della cosca di 'Ndrangheta contrapposta ai Megna. Lo avrebbero favorito con alcune dichiarazioni, volte a eludere le indagini, Sebastiano Roberto  Bartolotta, di 46 anni, Alfredo Monteleone, di 35 anni, e Antonio Franzé, di 37 anni. Il provvedimento cautelare è stato eseguito nel corso dell'operazione denominata "Cape Fear".

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