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Le polemiche macchiano la doppietta Ferrari

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Alonso vince e riapre il Mondiale piloti. Tuttavia l'ordine di scuderia imposto a Massa (2°) non piace a tifosi e alla Fia

Roberto Amaglio
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Che l'anno non fosse dei migliori per la Ferrari lo si era capito già da qualche mese, ma che gli uomini del Cavallino riuscissero a inguaiarsi persino nel giorno della seconda doppietta stagionale (la prima, illusoria, in Bahrain all'esordio) non era certo pronosticabile. Per quanto la Ferrari abbia dominato il Gran Premio di Hockenheim, rianimando le flebili speranze iridate, a tenere banco a Maranello sono gli ordini di scuderia che hanno regalato la vittoria a Fernando Alonso ai danni di Felipe Massa, costretto a chinare la testa e obbedire agli ordini provenienti dai box. Il fattaccio (su cui ognuno può avere la sua opinione) è avvenuto al 49° giro del GP di Germania, quando in testa c'era saldamente il brasiliano, bravo a bruciare al via Alonso e Vettel e a mantenere il comando anche dopo il primo pit stop. Dietro di lui Fernando Alonso (il più veloce in pista), Vettel, Hamilton, Button e Webber, le cui posizioni sembrano essere cristallizzate. A questo punto nelle cuffie del brasiliano risuona la voce del suo ingegnere: “Felipe, in questo momento Fernando è più veloce di te. Hai ricevuto il messaggio?”. Non un ordine di scuderia (la Fia li ha proibiti), ma un invito non troppo celato ad alzare il piede dall'acceleratore, cosa che il brasiliano esegue in silenzio poche curve dopo, lasciando strada al compagno. Calcoli - Del resto la classifica e la logica del campionato mondiale danno ragione alla scelta del Cavallino che, facendo vincere Alonso, riduce le distanze nella classifica piloti (ora è a -34 da Hamilton) e può sperare in una seconda parte di stagione più ambiziosa. Tuttavia la Formula 1 non dovrebbe essere solo calcoli, ordini di scuderia e giochi di squadra. Lo deve aver pensato anche Felipe Massa che, a un anno esatto di distanza dal terribile incidente di Budapest, sperava di tornare finalmente sul gradino più alto del podio. E senza dubbio se lo sarebbe meritato. Ferrari deferita – Oltre al brasiliano (accomunato in questo destino al connazionale Barrichello, costretto a farsi superare da Schumacher nel GP d'Austria del 2002), la decisione non è piaciuta ovviamente nemmeno alla Fia. A tal proposito, infatti, la scuderia è stata convocata dalla direzione gara per fornire spiegazioni, venendo multata di 100 mila dollari ed essendo deferita al Consiglio Mondiale della Fia. Per il momento il Cavallino Rampante esclude un ricorso contro la multa. Ordine d'arrivo GP Germania 1. Fernando Alonso (Ferrari) in 1h,27' e 38”; 2. Felipe Massa (Ferrari) a 4”; 3. Sebastian Vettel (Red Bull) a 5”; 4. Lewis Hamilton (McLaren) a 26”; 5. Jenson Button (McLaren) a 29”; 6. Mark Webber (Red Bull) a 43”; 7. Robert Kubica (Renault) a un giro; 8. Nico Rosberg (Mercedes) a un giro; 9. Michael Schumacher (Mercedes) a un giro; 10. Vitaly Petrov (Renault) a un giro; Classifica Piloti 1. Lewis Hamilton (McLaren) 157; 2. Jenson Button (McLaren) 143; 3. Mark Webber (Red Bull) 136; 4. Sebastian Vettel (Red Bull) 136; 5. Fernando Alonso (Ferrari 123; 6. Nico Rosberg (Mercedes) 94; 7. Robert Kubica (Renault) 89; 8. Felipe Massa (Ferrari) 85.

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