Fini, la compagna, suo cognato e una casa a Montecarlo
Cronista de Il Giornale trova i parenti di Gianfranco in un appartamento del Principato lasciato in eredità ad An. Nessuno sa niente, ma la Gendarmerie ferma il reporter
Anna Maria Colleoni era una contessa romana. Nobildonna d'altri tempi e fascista convinta, ha lasciato questo mondo nell'ormai lontano 1999. Il suo testamento parlava chiaro: la signora ha lasciato case e terreni di sua proprietà ad Alleanza nazionale. Nel pacchetto, oltre a fabbricati nella capitale e qualche terreno in giro per il Lazio, rientra anche un'abitazione nel Principato di Monaco: 70 metri quadri in una palazzina di gran pregio. Per lungo tempo nessuno ha abitato fra quelle mura signorili, rimaste iscritte tra le disponibilità del partito ma non sfruttate. Improvvisamente due anni fa l'immobile (che nel frattempo ha raggiunto il valore di circa 25, 30mila euro a metro quadro) è passato di mano, finendo nel paniere di una misteriosa Ltd, una società off shore con sede chissà dove in giro per il mondo. Contestualmente, a un'impresa di costruzioni vengono commissionati alcuni restauri: giù qualche parete interna e pavimenti rimessi a nuovo. Il nome del committente dei lavori attira l'attenzione: Tulliani Giancarlo. Giancarlo come il fratello di Tulliani Elisabetta, compagna del presidente della Camera nonché ex leader di An, Gianfranco Fini. Sulla pista dell'appartamento si è messo ieri Gian Marco Chiocci, inviato de Il Giornale. Deciso a vederci chiaro e far luce su chi (e soprattutto a quale titolo) abitasse nel luossoso condominio al 14 di boulevard Princesse Charlotte, il reporter è arrivato a Montecarlo. Individuata la palazzina, Chiocci s'è trovato davanti la pulsantiera del citofono e tra i cognomi ha letto "Tulliani". Qualche passo più in là, la porta della casa in questione, anche qui un campanello con scritto "Tulliani" in bella evidenza. L'inviato citofona ed è l'inizio dei suoi guai: un tale che somiglia ("come una goccia d'acqua" scrive Chiocci) al fratello della fidanzata di Fini, appresa l'identità del giornalista e il motivo della visita rifiuta d'aprire e rispondere alle domande. Anzi, chiama la Gendarmerie che in pochi minuti si fionda in loco. Il reporter viene accusato di violazione della privacy dal signor Tulliani e i solerti agenti monegaschi se lo portano via per interrogarlo, lo fotosegnalano come si fa coi delinquenti e infine lo invitano a lasciare il Principato. Resta da capire il perché di tanta agitazione davanti a una semplicissima domanda: chi ci vive qua?