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Russia, nella lotta agli incendi muore un soldato

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Militare schiacciato da un albero nei dintorni di Sarov, dove il governo sta proteggendo dalle fiamme i siti atomici

Fabio Corti
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Un soldato dell'esercito russo ha perso la vita ieri nel tentativo di domare uno dei tanti incendi che da giorni sta flagellando il paese. In particolare, il militare era impegnato nei boschi intorno al distretto di Sarov (500 chilometri a est di Mosca), importante sito di sviluppo nucleare sin dai tempi dell'Unione Sovietica. Da quanto appreso attraverso le agenzie di stampa, un albero divorato dal fuoco è caduto abbattendosi sul militare, morto per il trauma cranico durante il trasporto all'ospedale. La Russia ha schierato centinaia di vigili del fuoco e soldati nell'area si Sarov per domare le fiamme. Le autorità hanno comunque rassicurato la comunità internazionale, specificando che il 4 agosto scorso tutto il materiale fissile ed esplosivo è stato portato via. Il responsabile del servizio metereologico moscovita, Aleksandr Frolov, ha definito la calicola che avvolge la capitale come "la peggiore negli ultimi mille anni di storia", ovvero la peggiore di sempre. Anche San Pietroburgo intanto ha registrato un record assoluto nelle temperature, con 37,1 gradi sabato scorso, dopo i 38,2 di Mosca il 29 luglio. Il calo delle temperature nella Russia centrale e nordoccidentale non si verificherà prima del prossimo 20 agosto anche se da mercoledì i venti occidentali potrebbero allentare la morsa dello smog su Mosca. Nel frattempo i ricchi, che possono permetterselo, stanno fuggendo in massa dalla cappa di fumo che avvolge il Cremlino facendo man bassa di voli privati.

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