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Muore travolto dal treno per aiutare la moglie

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Burla scivola sui binari alla stazione di Treviglio (BG) mentre soccorre la donna, rimasta impigliata alle porte scorrevoli

Roberto Amaglio
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Travolto dal treno dopo essere riuscito a liberare la moglie, il cui vestito era rimasto impigliato nelle porte del convoglio. È stato questo il triste destino di Giacomo Burla, deceduto questo pomeriggio alla stazione centrale di Treviglio (Bergamo). L'incidente è avvenuto intorno alle ore 14. Arrivato sul binario 6, il treno Interregionale 2098 che ricopriva la tratta Verona-Milano era ormai pronto a ripartire in direzione del capoluogo veneto. Sembrava infatti che tutti i passeggeri fossero ormai scesi, compreso il milanese di Trezzano Rosa Giacomo Burla. Nessuno si era invece accorto che dai vagoni stava ancora scendendo la consorte di Burla, Amalia Di Chella (59 anni). Quando le porte del treno si sono richiuse, la donna è rimasta impigliata, con il piede a terra ma il corpo ancora legato al convoglio ormai in movimento. Accorsosi del pericolo, il marito si è gettato ad aiutare la donna, riuscendo a liberarla dal morso delle porte automatiche. Purtroppo per lui, però, lo spavento e i movimenti affrettati hanno fatto sì chel'uomo scivolasse sotto sui binari, trovando la morte tra le rotaie del treno. Sul luogo è intervenuta la polizia ferroviaria, la quale ha anche aperto un'inchiesta su quanto accaduto. La donna, invece, è stata trasportata in ambulanza all'ospedale di Treviglio in evidente stato di choc: i medici si sono riservati la prognosi, anche se sembra che il contraccolpo psicologico sia serio.

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