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Marina Lee, la bellissima spia nazista

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Si è scoperta la sua esistenza grazie alla pubblicazione di alcuni file in mano agli agenti britannici ma di lei non esistono foto

Tatiana Necchi
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Lei era bellissima ed era una ballerina dai lunghi capelli biondi e con delle gambe molto sexy, come riporta un agente. Ma nonostante sembrasse innocua lei, Marina Lee, era una pericolosissima spia tedesca della seconda Guerra Mondiale in grado di parlare diverse lingue straniere e di infiltrarsi nei campi militari dei nemici ottenendo segreti circa i piani d'attacco o informazioni sulla partenza e gli spostamenti dei soldati. In molti hanno indagato su lei tanto che i documenti che la riguardano fanno parte di una cartella dell'MI5 britannico, l'agenzia di spionaggio interno, e sono stati resi noti giovedì. Alcuni file sono disponibili online e altri, invece sono collocati negli archivi di Kew, a ovest di Londra.Insieme a dettagli della II Guerra Mondiale, oltre che della sexy spia tedesca, il documento spiega gli sforzi dei servizi segreti di disfare le attività tedesche e dell'azienda Siemens circa la lealtà dei dipendenti dell'azienda. In un file chiamato "Siemens-Halske Schuke Combine" gli agenti britannici, così come scritto anche sull'Huffington Post, si sono ricordati di una legge del 1936 la quale diceva che "ogni uomo e donna tedesca deve rendere servizio alla patria in tempo di guerra e che i tedeschi che vivono all'estero, compresi quelli di doppia cittadinanza, sono tenuti a servire la patria quando chiamato". Agli agenti è così stato chiesto di esaminare i dipendenti della compagnia in luoghi lontani come l'Iran, l'India, l'Islanda e il Cile, mentre altri sono stati inviati a interrogare i cittadini locali che erano stati a contatto con i personaggi ritenuti sospetti. Ma non sempre tutto è andato liscio: nel file si racconta come una donna dal cuore debole, intervistata in Inghilterra dall'MI5 per aver ospitato Marina Lee, è scoppiata a piangere. E così si è scoperto che non sapeva nulla circa le attività di spionaggio. E forse è meglio perché, come riporta un agente “sarebbe morta sul colpo di un attacco di cuore se avesse saputo chi era l'ospite”.  Tra i documenti c'è anche quello su Wolf Mankowitz che l'MI5 credeva essere un agente comunista ma non sembrava destare alcun problema: “Anche se possiede viste comunista non credo che abbia la personalità o la forza di carattere di trasmetterli ai suoi commilitoni", afferma il rapporto. "Non vi è alcuna prova che egli ha tentato di questi punti di vista aereo, mentre con questa unità”.  Ma l'interesse è scemato del tutto nel 1958 tanto che il suo fascicolo è stato chiuso. Il fascicolo relativo a Lee sembra essere un romanzo di spionaggio. Lei è nata in Russia, a San Pietroburgo, e ha studiato come ballerina. Poi è scappata dalla sua patria quando i genitori sono stati uccisi dai bolscevichi. Di lei non esiste una foto ma i suoi tratti fisici sono descritti in modo molto dettagliato e in termini entusiasti. Sembra sia stato grazie alla cattura di un agente tedesco che indicando un altro agente tedesco chiamato “von Finckenstein” si sia arrivati a parlare di Lee e che pareva fosse riuscita a infiltrarsi nel quartier generale della British Gen. Sir Claude Auchinleck. Il fascicolo su di lei è stato chiuso nel 1960.

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