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Mr “Crocodile Dundee" nei guai col fisco

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L'attore Paul Hogan, bloccato in Australia da un mese, finalmente può tornare a Los Angeles. È accusato di avere dei conti offshore

Tatiana Necchi
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È bloccato da un mese in Australia per un contenzioso col fisco ma finalmente potrà lasciare il paese per volare negli States dove vive da tempo. Protagonista della vicenda l'interprete di Crocodile Dundee, Paul Hogan. A dare la notizia è stato il suo stesso avvocato, Andrew Robinson, in un comunicato. "Dopo un cordiale e cooperativo incontro" tra i legali dell'attore e gli ispettori del fisco australiani "è stato raggiunto un accordo che permette al signor Hogan di tornare negli Stati Uniti", si legge sulla nota. L'attore, ormai 70enne e che vive a Los Angeles, era arrivato il 20 agosto scorso a Sydney per assistere al funerale della madre: non appena atterrato, il fisco gli ha consegnato un'ingiunzione di pagamento per diversi milioni di dollari. Il contenzioso legale è in corso da cinque anni: secondo il fisco australiano Hogan avrebbe utilizzato dei conti offshore per nascondere i suoi guadagni dopo che il primo film della serie di Crocodile Dundee, girato a basso costo nel 1986, diventò un best seller mondiale. L'attore, che non è mai stato incriminato ufficialmente per evasione fiscale, nega qualsiasi addebito.

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