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Caso Bettencourt, perquisita la sede del partito di Sarkò

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Si continua a indagare sulle presunte tangenti ai politici da parte dell'ereditiera L'Oreal

Eleonora Crisafulli
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Per la prima volta nella storia della Francia, la polizia ha perquisito la sede del partito presidenziale. Prosegue così l'inchiesta sulle presunte tangenti ai politici dell'ereditiera L'Oreal Lilian Bettencourt. Gli agenti hanno ispezionato i locali dell'Ump di Nicolas Sarkozy, a Parigi. L'informazione, confermata da Xavier Bertrand, segretario generale del partito, è stata diffusa dalla rivista Paris Match, secondo cui la perquisizione è legata in particolare a uno degli aspetti dello scandalo Bettencourt, ovvero la concessione della Legion d'onore a Patrice de Maistre, gestore del patrimonio della miliardaria. Gli inquirenti sospettano che l'onoreficienza possa essere il frutto di pressioni dell'attuale ministro del Lavoro Eric Woerth, più volte citato nell'inchiesta e presunto amico di de Maistre. Lo scandalo sull'evasione fiscale dell'ereditiera si estende al presidente. La campagna elettorale dell'inquilino dell'Eliseo sarebbe stata finanziata da una tangente di 150 mila euro staccata da Liliane Bettencourt a favore di Eric Woerth, tesoriere dell'Ump all'epoca delle presidenziali. La rivelazione è stata fatta dall'ex contabile della signora l'Oreal, Claire Thibout, la donna che controllava i conti milionari della donna più ricca di Francia: secondo il suo racconto, oltre alla tangente, Sarkozy, mentre era sindaco di Neuilly, dal 1983 al 2002, riceveva l'appoggio economico di Bettencourt, che gli lasciava “una busta” contenente denaro a ogni incontro. “Tutti sapevano che Sarkozy andava dai Bettencourt per recuperare denaro” afferma la contabile che è stata licenziata dalla Bettencourt nel 2008 dopo 12 anni di servizio.

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