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Kasia Smutniak: "Pietro è morto felice"

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A 3 mesi dal tragico incidente, la compagna di Taricone racconta di avergli trasmesso la passione per il paracadutismo

Eleonora Crisafulli
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A tre mesi dal tragico incidente che è costato la vita a Pietro Taricone, l'attrice polacca Kasia Smutniak rompe il silenzio e, in un'intervista a Vanity Fair, ripercorre la sua storia d'amore, fino agli ultimi momenti di vita felice vissuti dal compagno. "In questi otto anni abbiamo fatto di tutto, ci siamo detti tutto - racconta Kasia - avevamo litigato, ci eravamo lasciati, poi siamo tornati insieme. E' stato proprio il paracadutismo a farci ritrovare. Noi ci siamo ritrovati, eravamo felici. Non potevamo darci più di così". A far ricongiungere i due, dopo una crisi passeggera, sono stati l'amore, la figlia Sophi, che adesso ha sei anni, ma anche la passione per il cielo. Kasia ha avviato Pietro a quello sport che lei stessa non praticherà più per una promessa fatta alla figlia: "Oggi non posso tornare, per Sophie adesso devo pensare solo a lei. Tanto, prima o poi, su ci ritorno. Il cielo fa parte di me". La Smutniak assicura di non avere rimpianti: "Io so che in quel momento lui era felice... Prima di saltare mi ha mandato un bacio, facendo la faccia buffa, hanno riso tutti. Poi si è lanciato. Non si è reso conto di niente, è morto col sorriso in faccia. Io ero accanto a lui. Se potessi scegliere un modo di morire, vorrei anch'io morire così: nel momento più felice della vita. E' la sensazione di libertà e di contatto con la natura a renderti felice, e noi facevamo quel che ci rendeva felici: era un altro modo per stare insieme. Il volo all'inizio era una cosa mia, gliel'ho attaccata io, ma non mi sento in colpa. Perché era bello. Invece di passare il tempo seduti al ristorante, o a comprare vestiti, noi saltavamo. Insieme... Il cielo per me è quello che per Pietro erano i cavalli".

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