Napolitano vuole il "processo breve"
Appello del presidente perché si accorcino i tempi della giustizia: "La durata eccessiva dei procedimenti mina la fiducia dei cittadini"
Forte appello del presidente Giorgio Napolitano per una giustizia giusta, e breve. Dare "piena attuazione" ai principi costituzionali del "giusto processo", attraverso "scelte coraggiose" è responsabilità del sistema giudiziario, ha spiegato Napolitano. Anche perché "l'eccessiva durata dei processi mina la fiducia dei cittadini nel servizio giustizia e compromette anche la capacità competitiva del nostro paese sul piano economico". Il presidente ha voluto inviare questo messaggio al presidente dell'Abi Giuseppe Mussari in occasione del Forum Internazionale per lo sviluppo della giustizia elettronica. Tecnologia e giustizia - L'auspicio del capo dello Stato è che anche attraverso una ulteriore utilizzazione delle tecnologie informatiche si garantisca la piena attuazione dei principi del giusto processo. "Più volte ho ricordato - prosegue Napolitano - che la eccessiva durata dei processi mina la fiducia dei cittadini nel servizio giustizia e compromette anche la capacità competitiva del nostro paese sul piano economico. Il recupero di una piena funzionalità del sistema esige scelte coraggiose che ne riducano i costi di gestione e ne semplifichino le procedure con il contributo di tutti gli operatori e di ogni altra realtà interessata, compresa quella imprenditoriale". Condivide l'appello del Presidente della Repubblica Fabrizio Cicchitto (Pdl). "Le parole del Presidente Napolitano - afferma il capogruppo Pdl - fotografano una realtà che da troppo tempo è sotto gli occhi di tutti: una giustizia lenta che si trascina negli anni, di processo in processo, corre il rischio di diventare una non-giustizia. I cittadini hanno diritto di far valere le proprie ragioni in tempi ragionevoli e certi. Chi accusa il governo di occuparsi della giustizia ad personam lo fa in mala fede. La giustizia è uno dei cinque punti programmatici che tutti quanti ci siamo impegnati a sviscerare e riguarda innanzitutto i cittadini. Il ministro Alfano si è già attivato a riguardo".