Inchiesta sul caso Amadori: giovedì Diani sarà sentito dal Gip
I pm intanto cercano di verificare se l'agente abbia ricevuto dei soldi.
Un giornalista di "Panorama", Giacomo Amadori, e un agente della Guardia di Finanza in servizio a Pavia sono indagati dalla Procura di Milano. Secondo il gip del capoluogo lombardo, il finanziere Fabio Diani si sarebbe introdotto illecitamente negli archivi informatici delle Fiamme Gialle per raccogliere dati strettamente riservati su alcuni vip da girare poi ad Amadori. Per l'agente l'accusa è di accesso abusivo a sistemi informatici (sono stati disposti, per lui, i domiciliari), al cronista - che ha ricevuto un avviso di garanzia - viene contestato invece il concorso per lo stesso reato. Le intromissioni illecite si sarebbero verificate tra il gennaio 2008 e l'ottobre 2009. Giovedì interrogatorio del Gip - Il finanziere, finito agli arresti domiciliari, sarà interrogato giovedì dal gip di Milano Roberta Nunnari, che ha emesso la misura cautelare a suo carico. Intanto, il pm Elio Ramondini e il procuratore aggiunto Alberto Nobili, stanno cercando di scoprire se il militare ha ricevuto del denaro per fornire notizie prese dalle banche dati riservate della Gdf su personaggi noti al giornalista. Per il momento, tuttavia, dall'esame dei conti correnti bancari non risultano tracce di pagamenti in denaro. Tra le vittime del finanziere ci sarebbero componenti della famiglia Agnelli, Nichi Vendola, Antonio Di Pietro, Luigi De Magistris, il giudice Mesiano, Beppe Grillo, Marco Travaglio e la escort Patrizia D'Addario. Secondo alcune fonti, le informazioni prelevate abusivamente riguarderebbero anche l'ex consulente di De Magistris, Gioacchino Genchi. Gli scoop incriminati - Sarebbero tre gli "scoop" di "Panorama", a firma Giacomo Amadori, per i quali questi avrebbe utilizzato i dati prelevati illegalmente dal finanziere. Il primo, datato 24 aprile 2008, si intitola "Beppe Grillo: tutto il giro d'affati dell'antipolitica". Secondo Amadori, il comico avrebbe "praticamente raddoppiato il suo reddito da quando indossa i panni scuri del Savonarola 'crossmediale', a cavallo tra la piazza virtuale di Internet e quelle reali dei V-day". Nel pezzo vengono forniti dettagli sulle recenti dichiarazioni dei redditi di Grillo. Nel febbraio 2009 è stato poi pubblicato il pezzo "Caso Genchi: quanti schedati", che precedette di poche settimane il sequestro dell'"archivio segreto" del consulente informatico da parte dei carabinieri del Ros. L'ultimo articolo nato grazie alla violazione degli archivi delle Fiamme Gialle sarebbe quello dell'ottobre dell'anno scorso dal titolo "Fisco e patrimoni, ecco quanto dichiarano gli Agnelli". Tutti e tre i pezzi contengono dati riservati che Amadori avrebbe ricevuto grazie al ruolo fondamentale dell'agente della Finanza. Amadori, tra l'altro, è il giornalista finito sui giornali negli scorsi giorni per le minacce che aveva ricevuto dal portavoce di Emma Marcegalia, Rinaldo Arpisella, durante una sua inchiesta riguardo l'azienda di proprietà della famiglia della presidente di Confindustria. Il direttore Mulè - Secondo il direttore del settimanale Giorgio Mulè, "Amadori ha fatto straordinariamente il suo lavoro. Non si trattava di informazioni segrete ma di dati relativi ai redditi di personaggi pubblici. Amadori li ha usati per fare delle verifiche e poi ha pubblicato tutto, con la massima trasparenza".