L'Ue allunga la maternità a 20 settimane e apre al congedo per i papà
Le norme al vaglio del Parlamento europeo. La decisione definitiva non prima della primavera 2011
Bruxelles va in soccorso alle mamme. E pure dei papà. E il merito, dicono, è della deputata italiana Licia Ronzulli. L'europarlamentare italiana, che si è presentata a Strasburgo con la piccola Victoria di pochi mesi al collo, è diventata il simbolo di una battaglia per allungare i tempi della maternità in tutti i Paesi dell'Unione europea. Il Parlamento, infatti, sta studiando una norma che porti da 14 a 20 settimane il periodo minimo di congedo di maternità che le aziende devono garantire alle mamme europee. Il che significa che l'Europa si allinea con l'Italia, dove già oggi il congedo obbligatorio è esattamente di 20 settimane. Secondo quando riporta oggi il giornale tedesco, Bild, "la mamma più bella d'Europa" è proprio l'euro deputata Pdl Licia Ronzulli. Secondo la Bild, "è stato questo esserino a sciogliere il ghiaccio politico". I paesi dove il congedo di maternità è più breve sono Austria, Francia e Germania, dove le aziende pagano solo per 14 settimane (3 mesi e mezzo) l'assenza dal lavoro delle madri che hanno avuto un bambino. In Italia, per esempio, i mesi pagati sono 5 (dunque proprio le 20 settimane che Bruxelles vorrebbe imporre come limite minimo). Venendo ai papà, che per ora non hanno nessun diritto, la proposta è di un congedo obbligatorio di due settimane, retribuito al 100%, quando nasce il bambino. In Italia, per esempio, oggi i padri possono decidere di stare a casa per un periodo massimo di 5 mesi, ma lo stipendio viene decurtato del 70% (ovvero si incassa il 30% del lordo). Il percorso verso il varo della legge, però, è ancora lungo. Una decisione definitiva del parlamento europeo non verrà presa prima della primavera del 2011.