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S.Rita, 15 anni a ex primario

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Si è concluso il processo milanese sui presunti interventi inutili fatti per gonfiare i rimborsi del servizio sanitario nazionale

carlotta mariani
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Poco prima di mezzanotte è scattata la condanna. La sentenza dei giudici della quarte sezione penale del tribunale di Milano sulla vicenda ‘Santa Rita' è arrivata ieri notte. Quindi anni e mezzo a Pier Paolo Brega Massone, ex primario della chirurgia toracica della clinica milanese, principale imputato al processo per le operazioni, ritenute inutili e dannose, fatte su una ottantina di pazienti. L'obiettivo era quello di ‘gonfiare' i rimborsi richiesti al servizio sanitario nazionale. Condannati anche i due ‘aiutanti' di Brega, Pietro Fabio Presicci e Marco Pansera. Il primo dovrà scontare 10 anni, il secondo nove anni e sei mesi. Altri medici sono rimasti coinvolti. Undici mesi e 27 giorni per Giorgio Raponi e Eleonora Bassanino, una pena da un anno e mezzo ai due anni per Augusto Vercesi. Unico assolto, l'ex anestesista Giuseppe Sala. I dottori sono stati accusati di lesioni gravi e gravissime per 86 casi e truffa ai danni dello Stato. Il provvedimento stabilito dai giudici prevede anche un risarcimento per cifre dai 50mila agli 80 mila euro che Braga e i suoi due assistenti devono sborsare a favore di una quarantina di pazienti che si sono costituiti parte civile. Cifra ‘più modesta' (40, 30 e 20 mila euro) è quella che i tre devono pagare alla Regione e alla Asl di Milano. Tutti i condannati dovranno poi versare dei rimborsi all'Ordine dei medici e alle varie associazione di consumatori e medicina democratica. Reazioni - "Sono stato il capro espiatorio" sono le parole dette dall'ex primario al suo difensore, l'avvocato Luigi Fornari. Il legale ha annunciato che impugnerà la sentenza sia in appello e, se ce ne sarà bisogno, anche in Cassazione. Soddisfatto Marco Marzari, avvocato di alcuni pazienti: “È stata una sentenza che ci ha lasciato soddisfatti e che ha dimostrato un tribunale attento, che ha valutato posizione per posizione". Per Pier Paolo Brega Massone i pm avevano chiesto 21 anni di reclusione in quanto non ha esitato "a infliggere sofferenza tramite interventi chirurgici inutili" a malati terminali e a pazienti "totalmente incapaci" solo per ottenere "vantaggi professionali ed economici". Stesse accuse sono state mosse agli altri medici ed erano stati chiesti 14 anni per Presicci e otto per Pansera. La clinica degli orrori – La vicenda Santa Rita era emersa nel giugno 2008 con gli arresti di 13 medici, tra cui tre chirurghi e il titolare dell'ospedale, Francesco Pipitone, da parte della guardia di Finanza. Pipitone ha patteggiato la pena mentre i nove imputati sono stati mandati a giudizio con rito immediato. Procedimento che si è concluso la notte del 28 ottobre.

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