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Bancarotta pilotata per Metro-Goldwyn Mayer

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I creditori dello studios titolari di James Bond, hanno approvato il piano di riorganizzazione. C'era stato di Carl Icahn difar naufragare il piano

tiziano vanni
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Metro-Goldwyn Mayer ricorrera alla bancarotta pilotata per ridurre il proprio debito. I creditori dello studios titolari di James Bond, hanno approvato l piano di riorganizzazione che, oltre al ricorso al Chapter 11, prevede che i fondatori di Spyglass Entertainment, Gary Barber e Roger Birnbaum, sia i co-amministratori delegati della societa'. Il piano e' stato approvato ''a maggioranza schiacciante'' precisa Mgm in una nota, impegnandosi ad attuare il progetto di riorganizzazione rapidamente, senza comunque fornire indicazioni temporali dettagliate. Secondo indiscrezioni Mgm potrebbe fare ricorso al Chapter 11 gia' entro domenica ma non e' escluso uno slittamento. La dinamica - I maggiori creditori di Mgm, guidati da JPMorgan Chase e dagli hedge fund Anchorage Advisors e Highland Capital Management, hanno respinto il tentativo dell'investitore miliardario Carl Icahn difar naufragare il piano di riorganizzazione che prevede il coinvolgimento di Spyglass. Icahn premeva infatti per un matrimonio fra Mgm e Lions Gate, di cui e' il maggiore azionista: un progetto che perseguiva offrendosi di acquistare il debito detenuto dagli altri creditori. Lions Gate ha avviato - si legge nelle colonne del Wall Street Journal - un'azione legale nei confronti di Icahn, accusandolo di aver parlato apertamente dell'idea di una fusione fra le due societa' solo per aumentare la propria quota di debito in Mgm per poi stringere l'accordo a lui piu' favorevole. Alla fine - riporta la stampa americana - Icahn si sarebbe convinto a appoggiare il piano di bancarotta dopo aver spuntato un accordo, secondo il quale la cine-libreria di Spyglass non sara' fusa con quella di Mgm. L'intesa raggiunta prevede inoltre che i creditori possano negoziare con Lions Gate una possibile fusione, anche se, ogni eventuale accordo potrebbe essere stretto dopo la bancarotta pilotata. .

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