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Adro, i giudici con la Cgil: "La scuola esponga il tricolore e bandiera Ue"

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Il tribunale di Brescia accoglie ricorso sindacato: via i soli delle Alpi. Il sindaco: "Ma in Italia comanda la Cgil?"

Andrea Tempestini
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La scuola di Adro, in provincia di Brescia - famosa per la vicenda dei 700 simboli del Sole delle Alpi che la caratterizzavano e voluti dal sindaco leghista Oscar Lancini - dovrà esporre la bandiera italiana e quella dell'Unione Europea. A stabilirlo, accogliendo un ricorso presentato dalla Cgil, è stato il Tribunale Civile di Brescia. La stessa corte ha anche ordinato la rimozione "definitiva e a spese del Comune del simbolo partitico". La risposta del sindaco - "Non avevo dubbi, d'altro canto siamo in Italia. Ormai all'estero siamo visti un pò come la Repubblica delle banane: come dare torto a chi lo pensa?". Usa in parte l'ironia Oscar Lancini, sindaco di Adro, che ommenta così la notizia della sentenza del Tribunale di Brescia che ha definito "discriminatori" gli oltre 700 Soli delle Alpi che l'amministrazione di Adro aveva messo dentro e fuori la scuola elementare intitolata a Gianfranco Miglio.   Dovranno quindi essere rimossi, a carico del Comune, e fuori dalla scuola dovrà essere esposto il tricolore. "Non ne sapevo niente, comunicazioni non mi erano arrivate", dice Lancini, evidentemente arrabbiato. "E ora voglio sapere come mi devo comportare visto che due giudici su casi simili si sono pronunciati con l'archiviazione?".   Il riferimento è alle vicende di Carrù, nel cuneese, e Civitade al Piano, in provincia di Bergamo. Nel primo caso, nel 2002, il simbolo fu apposto su un monumeto, nel secondo, era il 2009, nella piazza principale del paese. Ma sia in Piemonte che in Lombardia le sentenze si sono chiuse con l'archiviazione "perchè si tratta di simboli celtici".   "Non è possibile che in quei casi ci sia stata l'archiviazione, da noi invece una sentenza diversa", sottolinea Lancini. "Ma io, che faccio l'amministratore, come devo andare avanti? Come devo comportarmi? Se sei fortunato e trovi quello che la pensa come te allora va bene... altrimenti ti trovi ad avere a che fare con sentenze come questa, che io ritengo una opinione". Continua Lancini: "Non è che noi un giorno ci siamo alzati e ci siamo mossi senza sapere della sentenza di Carrù. Mi chiedo: ma in Italia comanda la Cgil o chi è eletto democraticamente?".   Ma il Comune non resterà con le mani in mano: "Sicuramente, se ci sarà la possibilità, faremo ricorso. Tutto questo non è giustificabile".

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