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E' il giorno del giudizio: Berlusconi: "Fiducioso"

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SCOPRI COSA FARANNO I PARTITI PRIMA E DOPO IL VOTO Fiducia in ballo al Senato e alla Camera. Si vota dalle 9 a Palazzo Madama e dalle 10.30 a Montecitorio. Il verdetto verso le 13.30. In gioco il futuro del governo e dell'Italia / GUARDA I VIDEO

Giulio Bucchi
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Le posizioni ufficiali e le strategie dei maggiori partiti in Parlamento dopo le due discussioni al Senato e alla Camera e gli interventi del premier Silvio Berlusconi. PDL: fiducia o elezioni anticipate LEGA: fiducia ampia o elezioni anticipate FLI: sfiducia e governo di responsabilità nazionale nell'ambito del centrodestra UDC: sfiducia e governo di responsabilità nazionale PD: sfiducia e governo di responsabilità nazionale IDV: sfiducia ed elezioni anticipate Raggiunto dai cronisti in Senato, Silvio Berlusconi si è detto "fiducioso" sull'esito della fiducia. GUARDA I VIDEO DI BERLUSCONI IN SENATO IL DISCORSO DEL PREMIER - "Da domani lavoreremo per allargare quanto più possibile l'attuale maggioranza". Questo il passaggio più significativo del discorso di Silvio Berlusconi ieri alla Camera. Dopo il dibattito, in cui è stata presentata la mozione di sfiducia avanzata da centristi e centrosinistra, il premier ha preso la parola per rispondere ai vari interventi succedutisi nel pomeriggio. Berlusconi aveva già parlato oggi al Senato prima e dopo la discussione dei vari partiti. Il Premier ha esordito pochi minuti dopo le 19 dicendo: "Si può fare tutto tranne che tradire il mandato dei propri elettori. Lo si può fare a patto che si torni dai propri elettori e si spieghi perchè si è cambiata opinione". Poi ha definito "grottesca" una possibile alleanza tra eletti del Pdl con eletti di Pd e Idv. In sostanza, comunque, l'intervento del Cavaliere ha ricalcato quasi in toto quello di poche ore prima a Palazzo Madama. MANDATO DA RISPETTARE - "Tutto si può fare, tranne tradire il mandato dei nostri elettori. Si può fare solo a una condizione: tornando dagli elettori, spiegando loro il perché e illustrando le proprie idee e le proprie alleanze. Se invece è sincera e reale l'intenzione di rappresentare i moderati, l'unica strada possibile è rinnovare la fiducia al governo. Un voto di fiducia così motivato consentirà di evitare una crisi al buio di cui l'Italia non ha bisogno. Così si consentirà di proseguire nelle azioni di riforme. Da qui in avanti, dopo aver seguito la linea di rigore che ci ha messo al riparo dalla crisi globale, riprenderemo il dialogo con le parti sociali, come sempre fatto in passato, con Confindustria e Sindacati. Terremo conto delle proposte di tutti, compresi i Liberali in ordine alle liberalizzazioni. Vogliamo perseguire il bene comune di tutti i cittadini, senza distinzioni sociali o geografiche". RESPONSABILITA' - "Questo è il momento della responsabilità. La mia è non trascurare ogni possibilità di dialogo e riconsiderare l'unità dei moderati italiani, patrimonio storico e politico inestimabile. Nessuno può essere così folle da romperla in modo volontario o involontario". UNITA'- "Le divisioni interne non sono affatto insormontabili. Deve tornare a prevalere il buonsenso. Il nostro popolo ci chiede di unirci per il bene dell'Italia. A tutti i moderati del Parlamento propongo un nuovo patto di legislatura. Decidiamo insieme quale sia il modo e la strada più indicati". A queste parole, dall'ala dell'opposizione è partito il grido "L'abbiamo già sentito" cui il presidente della Camera Gianfranco Fini ha scosso il capo annuendo. BOATO - "Oggi non è in gioco la persona del presidente del consiglio (l'opposizione risponde in coro con un rumoroso "nooooooooooo", ndr), ma la scelta tra cambiamento e restaurazione. Il nostro Paese ha bisogno di stabilità. Garantirla oggi è la prima condizione per mettere al sicuro gli interessi del Paese e ricomporre l'area moderata". PEPE PICCATO - Dopo il discorso di Berlusconi, l'onorevole Pepe (Pd) chiede a Fini di convocare "il parlamento in seduta segreta per evitare atti di intimidazione nei confronti dei deputati. In questi giorni la vita privata di alcuni di loro è stata svilita, domani arriveranno pullman di contestatori". Secondo molti, Pepe è uno dei deputati in odor di cambio di casacca in vista del voto di domani. I deputati di Italia dei Valori, durante il discorso del Cavaliere, hanno esposto lo striscione "Basta al mercato delle vacche".

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