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"Mai pagato delle donne. Italia non è un Paese libero"

Videomessaggio del premier sul caso Ruby: "I magistrati una casta che può commettere ogni abuso. Contro di me sforzi degni di retata antimafia" / VIDEO

Giulio Bucchi
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Silvio Berlusconi ha parlato in tv per difendersi dalle accuse della Procura di Milano. Lo ha fatto domenica sera con un messaggio ai Promotori della Libertà registrato, trasmesso integralmente da Studio Aperto e dal Tg4. Il messaggio è semplice: "Ho aiutato tutti, mai in cambio di qualcosa se non dell'amicizia e dell'affetto. E' assurdo solo pensare che io abbia pagato per avere rapporti con una donna. E' una cosa che considererei degradante per la mia dignità. "NUOVA RELAZIONE STABILE" - Il premier ha continuato sottolineando come l'Italia non sia "un Paese libero", poiché "alcuni magistrati conducono battaglie politiche contro chi ha cariche pubblihe. Il Cav definisce i magistrati "una casta di privilegiati che può commettere ogni abuso". Da questo la necessità di "fare immediatamente le riforme: è inaccettabile che si facciano perquisizioni a persone nelle loro case alle 7 della mattina. Non si possono trattare persone alla stregua di malfattori, impiegando più di cento uomini, un impiego di forze che", osserva il Cavaliere, "è degno di una retata contro la mafia". Il presidente del Consiglio, per mettere a tacere le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni, ha anche aggiunto di avere un rapporto stabile con una donna dopo la fine del matrimonio con Veronica Lario. "Non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente", ma "ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona", ha rivelato Berlusconi. Persona che, aggiunge il Cav, "ovviamente era assai spesso con me, anche in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato". MORA, FEDE E LE INTROMISSIONI DEI PM - Dei passaggi dell'ultimo intervento del premier erano dedicati ad Emilio Fede e Lele Mora. Il primo "un carissimo amico da sempre", il secondo, ha spiegato il Cavaliere, "lo conosco da motli anni per il suo eccellente lavoro a Mediaset e l'ho aiutato in un momento di grande difficoltà economica". Il presidente del Consiglio ha parlato anche delle interferenze della magistratura nella vita privata dei cittadini: "Alcuni noti pm della Procura di Milano hanno effettuato una gravissima intromissione nella mia vita privata, effettuando un'inaccettabile schedatura dei miei ospiti nella casa di Arcore".

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