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I "bravi" del Popolo Viola all'assalto di Arcore

Manifestazione del movimento "No B Day" nei pressi di Villa San Martino: scontri e feriti. Cicchitto: "Tentativo di radicalizzare scontro politico" / FOTO

Andrea Tempestini
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Dopo la caccia all'uomo andata in scena al Palasharp di Milano, gli stati generali anti-Cav - questa volta nel nome del "Popolo viola" - si sono spinti fino alle porte della casa presidente del Consiglio, ad Arcore. Circa un migliaio di manifestanti sono arrivati di fronte al Municipio della cittadina e hanno cercato di assaltare la residenza del Cav. Ne sono seguiti violenti scontri, che hanno anche provocate alcuni feriti. Tra i manifestanti, sono stati arrestati due ragazzi. DUE ARRESTI - I due giovani domenica si trovavano all'incrocio tra via Roma e via Casati, a meno di un chilometro da Villa San Martino. I due, accusati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, sono Giacomo Sicurello, 23 anni di Milano, e Simone Cavalcati, 21 anni di Sant'Angelo Lodigiano. Secondo quanto si apprende il 23enne apparterrebbe ad un centro sociale di Milano. Lunedì si è celebrato a Monza il processo per direttissima, in cui gli avvocati di Sicurello hanno chiesto al Tribunale la scarcerazione immediata per entrambi. "Il nostro assistito è stato protato via dopo essere caduto a terra", hanno detto i legali. Il giudice dovrebbe quindi optare per la richiesta di misura cautelare e rinviare la discussione. FERITI - Nei tafferugli, secondo quanto riferito da un funzionario della Questura, è rimasto ferito un funzionario di polizia, mentre altri due agenti e tre carabinieri sono rimasti contusi e sono stati accompagnati in ospedale a Milano. Ferito anche un giornalista. Tra i manifestanti è stato individuato un ragazzo zoppicare vistosamente, mentre un'altra gionvane si è allontanata piegata su se stessa. Un uomo è stata ferito alla testa. Sul posto è arrivata anche un'ambulanza. Ad ogni modo, Un funzionario della questura ha spiegato che grazie ai filmati di videosorveglianza verranno individuati e fermati altri responsabili degli scontri. L'ASSALTO - I manifestanti, dopo una trattativa con le forze dell'ordine, hanno ottenuto il permesso di sfilare a poche centinania di metri dalla casa di Berlusconi, Villa San Martino. L'abitazione è presidiata da decine di Carabinieri e da alcune camionette. I manifestanti, insomma, hanno assediato Berlusconi, e ad un certo punto alcuni di loro hanno cercato di raggiungere i cancelli della residenza del premier. I Carabinieri hanno transennato la strada e indossato la tenuta antisommossa. Alcuni degli organizzatori della "manifestazione viola" hanno cercato di riportare alla ragione i violenti, spiegando che i permessi concessi per il corteo riguardavano una zona limitata alla piazza davanti al municipio dove fino ad ora si era svolta in modo pacifico la protesta. Non c'è perà stato niente da fare, e tra lanci di pietre e vetri, gli scontri sono proseguiti fino alla sera di domenica. GLI SLOGAN - I ritrornelli scanditi dal popolo viola erano sempre gli stessi: "Dimissioni", "Mi manda Nicole Minetti", "Fatti processare", "Bunga vita al Re". Alcuni manifestanti ostentano parrucche colorate, minigonne, calze a rete e seni finti. Altri sfilano con i cartelli "Non voglio più lavorare per pagarmi l'affitto, mi inviti alle tue feste?", oppure "Silvio portaci in Consiglio Regionale". CICCHITTO: "ATTACCHI FUORI MISURA" - A stigmatizzare le violenze della domenica di Arcore è sceso in campo il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. "È chiarissimo che c'è un tentativo di creare un'atmosfera generale, anche con manifestazioni di piazza, per radicalizzare ulteriormente lo scontro politico. Questo messaggio", continua Cicchitto,  "è contenuto chiaramente negli attacchi fuori misura lanciati fra ieri e oggi dai leader del Pd e dell'Italia dei Valori, dai discorsi fatti alla manifestazione di Libertà e Giustizia e adesso dagli incidenti provocati ad Arcore dal Popolo Viola". "CI DISSOCIAMO" - Gianfranco Mascia, uno degli animatori del "No B Day" e della manifestazione nei pressi di Villa San Martino, ha voluto dissociarsi dalle violenze:  "Come cittadini Viola ci dissociamo dall'iniziativa di una decina di facinorosi che oggi ad Arcore hanno tentato di formare un corteo non autorizzato. Durante tutta la manifestazione la Rete Viola e il Popolo Viola di Milano hanno chiesto di mantenere la mobilitazione allegra, pacifica e colorata, seguendo lo spirito nonviolento dei Viola".

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