Morto Bollea, in Italia padre della neuropsichiatria
Aveva 98 anni, si è spento al "Gemelli" di Roma dopo un lungo ricovero. Camera ardente in Campidoglio
Giovanni Bollea, padre fondatore della moderna neuropsichiatria italiana, è morto nel pomeriggio di domenica a Roma. Ricoverato al Policlinico Gemelli da diversi giorni, il professore è deceduto intorno alle 18 all'età di 98 anni. La camera ardente sarà allestita in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, dalle 10 di martedì 8. Dal 2007 era Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nato a Cigliano Vercellese il 5 dicembre 1913, si è laureato in medicina nel 1938 prima di specializzarsi in malattie mentali. Nel Dopoguerra ha frequentato un corso di specializzazione a Losanna di psichiatria infantile: negli anni '50 ha rivoluzionato proprio questo ambito, introducendo la psicoanalisi, la psicoterapia di gruppo e il lavoro di equipe nela clinica universitaria di Roma, dove ancora oggi si legge il suo nome sulla porta d'entrata. Bollea ha fondato e diretto l'Istituto di neuropsichiatria infantile di via dei Sabelli a Roma. E' stato anche il primo presidente della Società italiana di neuropsichiatria infantile. Nel 2003 ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze dell'educazione dell'Università di Urbino e nel 2004 gli è stato conferito il premio alla carriera al Congresso mondiale di psichiatria e psicologia infantile di Berlino. Era membro del Comitato d'Onore del "Premio UNICEF - dalla parte dei bambini" sin dalla sua istituzione nel 1999. Ha pubblicato il bestseller "Le madri non sbagliano mai" per Feltrinelli.