Ferrara show: "Pm, è un'inquisizione spagnola"
A Milano Teatro Dal Verme esaurito per l'evento pro-Berlusconi. Il direttore del Foglio: "Sto con Silvio perché ha contro i poteri forti. Questa è Sputtanopoli"
Un'inquisizione spagnola, da cui nasce non un'inchiesta, ma una Sputtanopoli. Più che una manifestazione in difesa di Silvio Berlusconi, quella organizzata dal direttore del Foglio Giuliano Ferrara è soprattutto uno show scatenato, un attacco furibondo allo strapotere delle procure politicizzate e al moralismo dilagante. 'In mutande ma vivi - contro il neopuritanesimo ipocrita' ha registrato il tutto esaurito al Teatro Dal Verme di Milano, in una mattinata che dopo il presidio di ieri davanti al Palazzo di Giustizia deve rappresentare la risposta all'evento di sabato scorso al Palasharp con Roberto Saviano. Dalle 10.30 le circa 1.500 persone in platea hanno assistito agli interventi di Ferrara, l'editorialista del Corriere della Sera Piero Ostellino, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti (entrambi accolti da un'ovazione) e Iva Zanicchi. Dietro i relatori sono stese alcune fila di mutande, per richiamare ironicamente il titolo della manifestazione: "Oggi consacriamo Milano al moralismo vero dopo la manifestazione del Palasharp", ha esordito Ferrara. PM ALLA SPAGNOLA - Poi via al fuoco di fila: "Certi metodi della magistratura sono tipici dell'inquisizione. Non di quella della Chiesa romana, ma spagnola. Sto con Berlusconi perché è fuori misura". Dal 1994 "vince le elezioni e i magistrati d'assalto e politicizzati iniziano a lavorarselo: mafia, corruzione ecc ecc. E ci provano fino a oggi con varianti pittoresche e tragiche. Poteri forti e frammentati che vogliono farlo fuori. E poi il ribaltone. Tra lo schiaffeggiatore di donne scollate Oscar Luigi Scalfaro e Berlusconi, gli italiani scelgono lui". Sui reati contestati dalla Procura milanese, Ferrara è categorico: "Sono tutti inventati. Concussione? Ma se sono state telefonate di cortesia! Berlusconi fa una telefonata improvvida in Questura. Io gli voglio bene per questo, perché qualunque persona di potere avrebbe trovato 15 persone che avrebbero telefonato per lui. Invece ha telefonato di persona. Un errore che è stato utilizzato per una crociata. Dopo Tangentopoli, è arrivata Sputtanopoli...". Il gran finale, a tutta gola, è un invito diretto a Berlusconi: "Rivogliamo quello del 1994, quello libertario, non è Breznev, deve tornare in tv e parlare di economia. Applaudite! Applaudite anche voi, La Russa, Santanchè, e diteglielo!". LE FIRME ANTI MINETTI - La mattinata si era aperta con l'arrivo della giovane consigliera regionale del Pdl, Sara Giudice, che ha consegnato a Ferrara le 12mila firme raccolte per chiedere le dimissioni di Nicole Minetti. "Non bisogna fare battaglia contro la morale della politica, ma elevarne i valori", ha affermato la Giudice, secondo la quale la Minetti "rappresenta un modello di fare politica non più tollerabile. Non bisogna avere paura di chiedere alla politica il rispetto dei valori etici". La Giudice, però, è rimasta delusa: Ferrara non ha accettato il pacco.