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Apicella non canta più. Stop al concerto: flop?

Milano, stop all'esibizione agli Arcimboldi del menestrello caro al Cav. La voce: "Biglietti venduti? Uno"

Andrea Tempestini
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Certamente annullato. Forse rimandato. Insomma, il concerto milanese di Mariano Apicella, in calendario per il prossimo 10 marzo al Teatro Arcimboldi, è un flop. Totale. Biglietti venduti: uno. Giuseppe Manzoni, consigliere delegato dei Pomeriggi Musicali e gestore del Teatro, sottolinea l'aspetto politico della vicenda: "Apicella è un artista, può piacere o non piacere. Ma credo volesse fare un concerto, e in queste circostanza non sarebbe stato più un concerto ma uno schieramento pro o contro Berlusconi". Insomma, il Caso Ruby si abbatte sul menestrello partenopeo tanto caro al premier. LA VERITA' IN RETE... - Sulla rete, però, circola una verità parallela. Pare che il totale dei tagliandi venduti sul portale online Ticketone per il concerto di Apicella ammontasse a...uno. Manzoni, al riguardo, ha chiosato spiegando che la notizia è "parzialmente vera. TicketOne non ha venduto ma ci sono altri canali di vendita e l'organizzatore dice di aver venduto un certo numero di biglietti. Quanti, non lo so", taglia corto. Sulla possibilità, infine, di concedere un'altra data ad Apicella qualora venisse richiesta, Manzoni ha risposto: "Dipende, bisogna vedere se ci saranno le condizioni". "NIENTE CENSURA" - L'appuntamento musicale doveva tenersi agli Arcomboldi nella formula di affitto sala. L'evento, quindi, non era nella programmazione del teatro, come ha voluto specificare Manzoni, che pur chiarendo di "non fare censura", spiega di condividere la scelta dell'annullamento: "Qualche mese fa - ha raccontato - ci era stata chiesta una data e l'abbiamo concessa, poi alla luce del Rubygate hanno pensato bene di rimandarla a data da destinarsi. Per noi era un semplice affitto sala, ma mi pare giusto".

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