Cadoinpiedi.it: ecco il nuovo portale multimediale
Novità in rete: Chiarelettere e il gruppo Gems presentano il progetto. Collaborano firme prestigiose, da Beha a Gianluigi Nuzzi
Se l'informazione on line acquista sempre più spazio sul web, la casa editrice Chiarelettere cerca di prenderne una fetta con il sito Cadoinpiedi.it, che ha come obiettivo quello di fare giornalismo online di qualità . L'iniziativa, definita il "primo tentativo di informazione crosseditoriale", è stata presentata a Milano. Il portale, a cura di Chiarelettere e del gruppo Gems, si propone come uno spazio aperto alla collaborazione di "autori informati sui fatti" riguardo a temi sociali, economici e culturali, nazionali e internazionali. Tra i collaboratori del progetto, provenienti da esperienze culturali differenti, Michela Murgia, Marco Revelli, Vittorio Malagutti, Giorgio Meletti, Oliviero Beha, Ferruccio Pinotti, Gianni Barbacetto, Ferruccio Sansa, Simone Perotti e le firme di Libero Gianluigi Nuzzi e Claudio Antonelli. Il sito, già attivo da un paio di mesi in via sperimentale, avrà come direttore editoriale Lorenzo Fazio, che ha spiegato come Cadoinpiedi.it non ha l'obiettivo di ospitare la cronaca bensì l'approfondimento attraverso tutti gli autori di Chiarelettere, ma non solo, che vogliono scrivere sui temi di loro competenza, per fornire ai lettori una maggiore conoscenza dei fatti di attualità. Gianroberto Casaleggio di Casaleggio Associati, che partecipa all'iniziativa, ha precisato che il sito vuole aggregare “la più importante comunità di autori in Italia, ognuno autorevole su argomenti specifici, e avere ogni giorno la loro valutazione su fatti di attualità”. Il sito dà grande visibilità ad ogni singolo autore che può disporre di un'area con tutti gli articoli e i video pubblicati (Cadoinpiedi pubblica un video al giorno) e la presenza sui più importanti social media come YouTube, Twitter e Facebook. “Cadoinpiedi - ha concluso Casaleggio - non esiste in Italia come format on line e non ha probabilmente precedenti anche altrove ed è un'alternativa, anche se non l'unica, per gli autori di fronte al tramonto dei giornali e alla digitalizzazione dei contenuti”.