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Pompei, scatta la cura Galan: analisi e mappature in 3d

Il nuovo ministro dei Beni Culturali inizia con il motto "prevenire è meglio che curare": più controlli per evitare ristutturazioni

Federica Lazzarini
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Da mercoledì 13 aprile per Pompei inizia la cura Galan, la terapia d'urgenza che il ministro della Cultura ha sposato per il parco archeologico campano. Già al momento sono entrate in azione 6 squadre composte di archeologi e operai specializzati, pronte anche le nuove attrezzature per i tecnici. Il segretario generale del Mibac, Roberto Cecchi, ha tenuto una conferenza stampa per spiegare il piano si salvaguardia messo a punto dal ministero e dalla soprintendenza per i beni archeologici di Napoli e Pompei. Quella che partirà domani sarà solo la prima fase della manutenzione programmata e preventiva, "quella dei rilievi, anche in 3D, e delle analisi scientifiche mirate a conoscere nel minimo dettaglio lo stato delle strutture".  In sostanza, esplicita ancora il segretario generale, si tratta di una "diversa organizzazione del lavoro che inizia con approfondimenti della conoscenza e poi, sulla base dei risultati, interviene tempestivamente affinchè ogni danno sia prevenuto e con esso la perdita del materiale storico. In questo modo - rimarca Cecchi - si risparmiano anche le ingenti risorse economiche che servono per i restauri". Altro beneficio della programmazione che sta per prendere il via a Pompei è la "condivisione in tempo reale di tutte le conoscenze storiche e tecniche attraverso l'implementazione informatica delle analisi scientifiche e dei rilievi". Su questa novità si è soffermata oggi anche la soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro, che ha evidenziato come il monitoraggio "per localizzare tutti i fenomeni che mettono in pericolo la città antica sai già iniziato ad ottobre del 2010", ma anche come questa nuova strumentazione sia un potenziamento importante per avere "la misura delle priorità e le modalità specifiche di intervento". Trenta sono le università italiane e straniere coinvolte, altre se ne aggiungeranno in seguito. Ottimista sul piano di salvataggio anche il presidente della   Regione Campania, Stefano Caldoro.

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