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Cav: "Bene mozione Lega". Così scaccia i 'gufi libici'

Berlusconi vuole spazzare via le polemiche: "Documento Carroccio è un contributo costruttivo per trovare soluzione". Calderoli: "Verso soluzione"

Andrea Tempestini
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Silvio Berlusconi vuole chiudere il più in fretta possibile le polemiche con la Lega Nord sul conflitto in Libia, e al termine di una giornata scandita dai nuovi malumori di Bossi prima, e dalla mano tesa dal ministro Calderoli poi, definisce "un contributo costruttivo e pragmatico per trovare la soluzione al dibattito in corso tra le forze politiche" la mozione presentata dal Carroccio sul conflitto a Tripoli. Con queste poche parole, affidate a una nota di Palazzo Chigi, il premier prova a spazzare via definitivamente le polemiche degli ultimi giorni. LA MOZIONE - Venerdì sera, Umberto Bossi aveva annunciato: "Abbiamo presentato una mozione in cui, tra le altre cose, si chiede di stabilire la data in cui termineranno le ostilità" in Libia, motivo delle recenti frizioni all'interno della maggioranza. Silvio Berlusconi aveva poi confermato: "Stiamo superando le difficoltà" con il Carroccio, "la maggioranza non corre rischi". Puntuale, sabato, mattina, il quotidiano leghista la Padania ha pubblicato i principi della mozione leghista: "Da una parte c'è una Lega contrariata e contraria al crescere di una partecipazione ad azioni militari. Dall'altra esiste la precisa volontà di evitare la crisi di governo". Al documento hanno lavorato lo stesso Bossi, Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti che "ha portato alla persentazione di una mozione in sei punti. La mozione - prosegue il quotidiano leghista - porrà fine alle ostilità".  Il ministro Calderoli ha poi auspicato un voto compatto, di maggioranza e opposizione, sulla mozione, e ha dichiarato che i problemi con il Pdl "si stanno avviando a una soluzione". BOSSI: "INCAZZATI NERI" - Il ministro Bossi, in un colloquio con il quotidiano La Stampa, ha ribadito di non aver nessuna intenzione di far cadere il governo, ma ha detto di essere molto arrabbiato con Berlusconi. "Silvio mi ha davvero deluso, non sono mai stato così incazzato con lui". Il Senatùr ha quindi confermato di non voler parlare con il premier: "Mi chiami quando ha trovato la via d'uscita, il punto di caduta e le spiegazioni, perché è vero che non voglio far cadere il governo, c'è di mezzo Napolitano, non posso farlo saltare. Però attenzione, la mia delusione è tanta e i miei sono incazzati neri". Quindi ha concluso: "Se Berlusconi insiste con i bombardamenti" e magari "con l'intervento dei soldati via terra, allora può capitare di tutto". CALDEROLI, APPELLO A OPPOSIZIONE - Il ministro Roberto Calderoli sabato ha rivolto "un appello" a tutte le forze di maggioranza e opposizione affinché votino la mozione presentata dalla Lega. "E' la più equilibrata e completa e dovrebbero votarla tutti - spiega il ministro della Semplificazione -, non soltanto gli alleati di maggioranza ma anche le forze di opposizione che, diversamente, negherebbero i valori della sinistra storica. La nostra mozione parla di pace, di diritti civili, di stabilità, di fine dei bombardamenti, di diplomazia, e non a caso nelle ultime ore Gheddafi ha proposto un cessate il fuoco". Il leghista, nel pomeriggio, ha cercato di smorzare ulteriormente i toni. "Direi che la cosa si sta avviando verso una soluzione. Noi siamo convinti, martedì, di uscire con una mozione ragionevole, equilibrata, proposta dalla Lega e che metterà d'accordo tutti, maggioranza e opposizione, fatte salve posizioni politiche di chi pensa ancora che si debba dare la spallata ad ogni cambiar del vento". I SEI PUNTI - La Lega, come detto, sulle pagine de la Padania pone sei paletti per trovare una soluzione al conflitto, e in particolare chiede che venga indicata una data entro la quale avvenga lo stop ad ogni azione militare. "Il primo punto chiave della mozione - viene riferito da la Padania - riguarda la guerra a Gheddafi: non ci sia un escalation che porti ad azioni di guerra". Poi il secondo punto: "Occorre intraprendere una intensa azione diplomatica perché purtroppo le bombe non sono mai intelligenti". Poi il cuore del testo, in cui si propone di "fissare un termine entro il quale far cessare ogni azione militare". Il termini deve essere "rigorosissimo, da comunicare immediatamente al Parlamento". SOLDI E CLANDESTINI - La Lega Nord, inoltre, molto attenta all'aspetto economico dell'azione militare, chiede che "non avvenga un inasprimento della pressione tributaria per finanziare le nostre missioni".  Infine la richiesta, "di assoluta importanza, di promuovere un concorso reale tra tutti i Paesi alleati sui temi scottanti delle ondate migratore": per ultima, forse, la questione che per il Carroccio è prioritaria in assoluto.

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