Cerca
Logo
Cerca
+

Il terrorista in spiaggia a Rio: tutta la rabbia delle vittime

Battisti scarcerato. Alberto Torregiani: "Non ho chiuso occhio. Sconvolto". Campagna: "Andiamo avanti". Le reazioni dei politici

Andrea Tempestini
  • a
  • a
  • a

La mancata estradizione e la successiva liberazione del terrorista pluriomicida Cesare Battisti ha sollevato una valanga di reazioni indignate in Italia. Berlusconi ha parlato di "profondo rammarico", ma la rabbia è stata espressa dall'intero arco politico. Dichiarazioni indignate e colme di dolore sono arrivate anche, e soprattutto, da chi è stato colpito più duramente dagli schiaffi brasiliani: i familiari delle vittime del terrorista dei Pac. "Decisione assurda" - "Non so cosa dire, è una decisione assurda che va oltre ogni limite di ragionevolezza". Così Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso nel 1979 a Milano dai  Proletari armati per il comunismo di Cesare Battisti, ha commentato il 'no' all'estradizione del terrorista rosso. Alberto, che nell'agguato venne colpito da una pallottola  sfuggita nella colluttazione al padre Pierluigi Torregiani e da allora è sulla sedia a rotelle, non ha molte parole per commentare il verdetto del Tribunale federale brasiliano. Ma ha una certezza: "Non mi fermo sicuramente qui. Oggi mi consulterò con gli avvocati, sono pronto a rivolgermi anche alla Corte Internazionale di Giustizia   dell'Aja, ma è giusto che Battisti paghi per i suoi crimini. Stanotte non ho chiuso occhio - ha proseguito - sono confuso, sconvolto. Ma so che non mi fermerò, andrò avanti affinchè venga fatta giustizia. La decisione delle Corte Suprema me l'aspettavo - ammette - ma ora che è arrivata è molto più amara di quanto temessi". "Schiaffo morale" - "E' stato uno schiaffo morale allo Stato di diritto". Queste le parole scelte da Maurizio Campagna, fratello di Andrea, assassinato da Cesare Battisti nel sempre nel 1979. "Provo molto rammarico, poiché l'ultima valutazione del tribunale ci aveva dato ragione. Quando entra la politica nella giustizia...". Per Campagna: "Bisogna andare avanti", in quanto Battisti è un delinquente, un assassino, un terrorista, perché di ex non ha nulla". Associazione vittime terrorismo: "Italia umiliata" - "Uno schiaffo ai parenti delle vittime del terrorismo. Tutte - ma anche - un'umiliazione per l'Italia, considerando che tutta la vicenda è stata gestita come un atto che non riconosce al nostro Paese il ruolo di nazione democratica". È il duro commento del presidente dell'Associazione italiana vittime del terrorismo (Aiviter), Dante Notaristefano. Frattini - Per il minitro degli Esteri, Franco Frattini, nella decisione sulla scarcerazione di Cesare Battisti "è prevalsa la politica sul diritto. Il Brasile ha fatto prevalere una valutazione politica nazionale sulle ragioni dell'accordo Italia-Brasile che avrebbe obbligato all'estradizione. Purtroppo il primo tempo - ha proseguito il titolare della Farnesina -  lo ha vinto il terrorismo e lo ha perso la comunità dei Paesi che pensano che nessuno debba aiutare il terrorismo". Frattini ha comunque assicurato che l'Italia presenterà il ricorso alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja (ricorso già presentato): "La Corte - ha spiegato - potrebbe agire in pochi mesi". Il ministro ha continuato sottolineando come "sarebbe una vergogna" se Cesare Battisti, appena scarcerato in Brasile, si facesse vedere in giro ostentando la ritrovata libertà. "A reagire sarebbero per primi i brasiliani". Schifani - "Profonda delusione e tristezza". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, in merito alla decisione delle autorità brasiliane. "Il verdetto del Tribunale Supremo Federale del Brasile - prosegue la nota di Schifani - non permette di rendere giustizia alle famiglie delle vittime del terrorismo. Una decisione che, per ora, cancella la richiesta di giustizia che proviene dal nostro Paese. Si tratta di una brutta pagina che non vorremmo fosse mai stata scritta". Lupi - "Da oggi un assassino, condannato all'ergastolo per quattro omicidi, è libero. E questo, oltre a negare  qualsiasi possibilità di giustizia, è un'ulteriore ferita ai   familiari delle vittime. Per questo ritengo opportuno, come presidente della commissione Italia-Brasile, che questo argomento venga messo a  tema anche nell'ambito dei solidi rapporti di amicizia tra i nostri  due Parlamenti. Nel frattempo condivido e sostengo la forte iniziativa del ministro Frattini che ha già annunciato il ricorso alla Corte   internazionale di giustizia". Lo ha sottolineato Maurizio Lupi, vicepresidente Pdl della Camera dei deputati. La Russa - L'Italia farà di tutto per riportare nel nostro paese Cesare Battisti, ha assicurato anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, parlando a Bruxelles dove si trova per la ministeriale della Nato. "Potete intuire la mia amarezza e la mia vicinanza ai famigliari delle vittime - ha detto il ministro - e non sto contando fino a dieci, ma fino a mille prima di fare un commento. Posso dire solo di aver parlato con il presidente Berlusconi  già stanotte - ha concluso - e ho avuto da lui assicurazioni che nulla resterà   intentato per riportare Battisti in Italia -ha affermato ancora La   Russa- questo per me conta di più di qualunque parola di rito".   Gasparri - "Amarezza ed indignazione. Questi sono i sentimenti con cui accogliamo la notizia giunta dal Brasile in favore di un assassino come Cesare Battisti. Non solo bisognerà in tutte le sedi internazionali contrastare questa assurda decisione, ma dovremo ribadire alle autorità brasiliane che non è accettabile che un pluriomicida possa girare a piede libero nel loro Paese". Queste le parole del Presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. Calderoli - "Quella del Tribunale Supremo brasiliano è una decisione che ci offende - spiega il ministro della Semplificazione legislativa Roberto Clderoli - La riteniamo ingiusta ed assurda. Un modo per far comprendere la nostra indignazione può essere quello di boicottare i mondiali di calcio". Mussolini - "Occorre far pagare al Brasile dal punto di vista diplomatico questo sconcio, questa vergogna - commenta Alessandra Mussolini, che su Radio 24 propone - un bel boicottaggio dei prodotti brasiliani, qualcosa si può fare. Una linea dura va adottata" . "Loro sono stati duri con l'Italia - ha spiegato -, hanno trattato Battisti come se fosse un eroe nazionale, noi dobbiamo adottare una reazione altrettanto forte. Il ministro Frattini si attivi".

Dai blog