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I Responsabili cambiano nome: si chiamano Popolo e territorio

A sei mesi dalla nascita la 'stampella' del governo 'cambia pelle'. Moffa: "Oggi inizia una nuova fase e un nuovo profilo politico"

Andrea Tempestini
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"Iniziativa Responsabile cambia nome". Il partito nato con l'obiettivo di essere la stampella del governo dopo lo strappo di Gianfranco Fini e di Futuro e Libertà, a distanza di sei mesi dalla nascita, si chiamerà "Popolo e Territorio". Silvano Moffa, presentando il gruppo composto da 29 parlamentaria Montecitorio, ha spiegato: "Oggi inizia una nuova fase. Popolo e Territorio riunisce le varie entità che si sono accorpate con senso di responsabilità lo scorso 14 dicembre e le supera. Assume un nuovo profilo politico su tre aspetti su cui c'è convergenza e su cui dialogare con Pdl e Lega senza alcuna subalternità: famiglie, Pmi, e Costi della Politica. Popolo e Territorio - ha aggiunto Moffa - significa difendere il Mezzogiorno con la dignità di chi non si sente far parte del gruppo misto del Pdl". Le priorità - Per Moffa "i figli vanno visti come elemento di investimento, va rivista la logica dell'Isee in assonanza con il Forum delle famiglie". La 'terza gamba del centrodestra', il cui esponente più celebre è senza ombra di dubbio Domenico Scilipoti, ha insistito sui tagli alla politica: "La politica deve avere il coraggio di mettersi in discussione - ha proseguito Moffa -, deve tagliare gli stipendi dei manager e di chi è stato tanti anni in Parlamento, le pensioni d'oro dei grand commis di stato. Ma si deve anche discutere della possibilità di dismettere alcuni palazzi. Noi - ha puntualizzato - non ci stiamo a farci trascinare in una bufera dove tutto è bianco o nero". Popolo e Territorio ha annunciato infine di voler introdurre nel dibattito sulla finanziaria il "tema dei precari, del mondo bancario, di Equitalia". Energie rinnovabili - Quanto alle rinnovabili - si domanda infine Moffa - "perché non investire da subito? Proprio ora che l'Italia ha detto no al nucleare diviene paradossale ridurre gli incentivi e che ciò che prima era consentito non lo sia più ". Per ultimo l'annuncio di un incontro con i ministri Giulio Tremonti e Raffaele Fitto la prossima settimana per "rappresentare le nostre idee".

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