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Il decreto antifannulloni

è diventato legge

Silvia Tironi
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Il ddl Brunetta 'antifannulloni' è diventato legge: il Senato lo ha infatti approvato in via definitiva con 154 voti a favore, uno solocontrario. L'opposizione non ha votato. Ilprovvedimento riguarda la ottimizzazione e razionalizzazionedella pubblica amministrazione. Ilddl di delega al governo, approvato dal Senato il 13 novembre 2008 emodificato dalla Camera il 12 febbraio, passa senza modifiche, in terzalettura, con i voti favorevoli della maggioranza. L'anti-fannulloni sulla produttivitàdel lavoro pubblico e l'efficienza e trasparenza dellepubbliche amministrazioni interviene anche sullastruttura della Corte dei conti e sul Cnel. Soddisfatto il ministro della Funzione pubblica,che intervenendo in Aula ha spiegato come ilprovvedimento "non sia perfetto, ma perfettibile" e coem "ilGoverno accetti di lavorare insieme al Parlamento nellaredazione dei decreti legislativi". Per quantoriguarda la composizione della Corte dei conti, fra lemodifiche all'ordinamento attuale, viene previsto che imembri togati elettivi, finora in maggioranza, passino inminoranza all'interno del Consiglio di presidenza, il cuipresidente assume poteri prima collegiali, come quello diindirizzo. Il disegno di legge contiene anche norme sulla class actionper i servizi locali. Tra le modifiche al testo, apportatealla Camera, è previsto che per i servizi pubblici localigli interventi delle Autorità di settore abbiano laprecedenza sulle eventuali azioni collettive di risarcimentodanni. La norma sulla class action per i servizi localiprevede che fra i criteri direttivi di delega siano prevististrumenti e procedure idonei a evitare che l'azionecollettiva «nei confronti dei concessionari dei servizipubblici possa essere proposta o proseguita nel caso in cuiun'Autorità indipendente, o comunque un organismo confunzioni di vigilanza e controllo nel relativo settore,abbiano avviato sul medesimo oggetto il procedimento di lorocompetenza». Brunetta ha anche annunciato che «fin dal prossimo venerdìavvieremo un'operazione di consultazione on line, versotutti gli stakeholder, i portatori di interessi in questosettore, a cui invieremo non solo il testo della delega machiederemo di contribuire fattivamente alla scrittura deidecreti delegati. Di tutta questa attività di consultazionecon gli stakeholder e con il Parlamento daremo contopubblicando i relativi risultati».

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