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"Marocchini qui non entrano" Alassio, cartello choc al bar

"Vietato l'ingresso": la reazione dei genitori al tentativo di violenza subito dalla figlia. Sfugge allo stupro, ferita con una bottiglia

Carlotta Addante
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Vietato l'ingresso ai marocchini. Questo è il cartello che campeggia all'entrata di un bar di Alassio e che ha suscitato non poco clamore. Eppure, quella che appare come un'azione meramente razzista, si può leggere anche come la reazione di due genitori sconvolti dopo l'aggressione subita dalla figlia nella notte tra sabato e domenica. La ragazza, poco più che ventenne, è stata aggredita da un extracomunitario ubriaco di 30 anni che l' ha ferita dopo aver cercato di violentarla. L'aggressione - L'ambulante, Ghalfi El Mustapha, ha incrociato la ragazza in una strada buia della cittadina ligure, e  dopo aver cercato di estorcerle un rapporto sessuale, l'ha ferita con un coccio di bottiglia alla schiena e a un braccio, per poi darsi alla fuga dopo che le grida della giovane avevano attirato l'attenzione di turisti e residenti. Trovato dai carabinieri poco dopo, l'aggressore è stato praticamente salvato dal linciaggio degli abitanti. Il precedente - Non è la prima volta che Ghalfi El Mustapha dà del filo da torcere alla polizia. Solo due settimane prima, infatti, aveva morso due vigili che gli avevano sequestrato 63 paia di occhiali contraffatti, reazione per la quale aveva patteggiato 66 mesi di reclusione. Pena mai scontata e la cui sospensione gli ha permesso di tornare in circolazione, vendendo merce in spiaggia di giorno e ubriacondosi di notte. I genitori della ragazza aggredita, da par loro, per evitare di rivederlo hanno fatto di testa loro. Per vendicare il torto, però, hanno messo nel mirino tutti gli extracomunitari, dal primo all'ultimo, negando loro persino una tazzina di caffè.

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